Glossario
ACCREDITAMENTO
L’accreditamento è un’attestazione, da parte da parte di un organismo nazionale o regionale, che certifica che un determinato organismo di valutazione delle conformità soddisfa i criteri stabiliti da norme armonizzate e, ove appropriato, ogni altro requisito supplementare, compresi quelli definiti nei rilevanti programmi settoriali, per svolgere una specifica attività di valutazione della conformità.
ADIUVANTE
Chemioterapia che viene somministrata dopo l’intervento chirurgico di asportazione del tumore. Serve a eliminare le cellule tumorali troppo piccole per essere rilevate dagli esami diagnostici.
AGOASPIRATO
Un ago di calibro simile a quello di una normale siringa viene inserito nel seno fino a raggiungere il nodulo da esaminare. Qui viene aspirato del liquido da sottoporre a successive analisi. Per saperne di più visita la pagina degli esami diagnostici.
ANNESSIECTOMIA
Rimozione chirurgica delle ovaie e delle tube di Falloppio. Viene proposta come misura preventiva alle donne portatrici di mutazione nei geni BRCA poiché non solo previene la comparsa del tumore alle ovaie ma sembra anche ridurre notevolmente il rischio di sviluppare il tumore al seno.
ANTICORPO
Proteine prodotte da alcuni globuli bianchi, detti linfociti B, appartenenti al sistema immunitario. Presenti nel siero, si legano e neutralizzano corpi estranei, come virus e batteri, e componenti di cellule tumorali.
ANTIGENE
Qualunque sostanza in grado di essere specificamente riconosciuta dal sistema immunitario. Tali sostanze possono essere di provenienza ambientale o formarsi all’interno del corpo.
BIOPSIA
È il metodo più accurato per effettuare una diagnosi ma anche il più invasivo. Consiste nella rimozione chirurgica dell’intero nodulo sospetto e di una piccola parte del tessuto circostante mediante un’incisione del seno. I campioni prelevati sono quindi esaminati tramite microscopio per valutare la natura istologica.
BIOPSIA LIQUIDA
Prelievo di un fluido corporeo – in genere sangue venoso ma anche saliva o urine – che sarà quindi sottoposto ad analisi molecolare per definire le caratteristiche genetiche del tumore. La presenza di alcuni marcatori specifici permette di scegliere la terapia più indicata per ogni malato e verificare se la cura sta funzionando.
BIOSIMILARE
È un farmaco sviluppato in modo da essere estremamente simile a un medicinale biologico già approvato e utilizzato nell’Unione Europea (il cosiddetto “medicinale di riferimento”). Per saperne di più visita la pagina dedicata.
BRACHITERAPIA
È una forma di radioterapia interna nella quale una sorgente di radiazioni, opportunamente sigillata, è collocata all’interno del tumore o nelle immediate vicinanze. Questa radioterapia ha indicazioni molto specifiche ed è somministrata soltanto per alcuni tipi di tumore e in centri specializzati.
BRCA
Quelle dei geni BRCA1 e BRCA2 (acronimo di Breast, cioè seno, e Cancer, cioè cancro) sono le più frequenti e studiate mutazioni genetiche che predispongono a un’elevata probabilità di sviluppare tumori al seno e all’ovaio. Per saperne di più visita la pagina della predisposizione genetica.
CERTIFICAZIONE
È una procedura attraverso la quale un ente terzo fornisce la certificazione che un prodotto, processo o servizio soddisfi dei requisiti specifici.
CHEMIOTERAPIA
Con il termine chemioterapia si intendono le cure che prevedono la somministrazione di sostanze di origine chimica. Per saperne di più visita la pagina delle terapie.
COMPLIANCE
Il livello di adesione, sia consapevole sia inconsapevole, del paziente alla cura e alle indicazioni terapeutiche ricevute da parte del medico curante.
COMPORTO, PERIODO DI
Periodo di tempo durante il quale il malato ha diritto alla conservazione del proprio posto di lavoro. La sua durata è individuata dai diversi contratti collettivi nazionali del lavoro. Per saperne di più visita la pagina dei diritti del paziente oncologico.
CONTRATTURA CAPSULARE
L’impianto di una protesi mammaria provoca la formazione di una sottile capsula attorno ad essa e un’iniziale reazione infiammatoria. Qualora questa reazione duri a lungo, l’organismo reagisce producendo un eccesso di tessuto fibroso che ispessisce la capsula. La compressione e l’irrigidimento della capsula possono provocare fastidio fino al dolore e modificare l’aspetto estetico e la durezza della mammella.
DISTORSIONE
Zona del seno che, all’esame mammografico, appare alterata o non simmetrica con la mammella controlaterale. Il tessuto ghiandolare appare deformato e dunque sono necessari ulteriori esami di approfondimento per accertarne la natura.
DOTTI GALATTOFORI
Chiamati anche dotti mammari o dotti lattiferi, sono i sottili canali che trasportano il latte dai lobuli mammari, dove viene prodotto, al capezzolo. La maggioranza dei tumori al seno (70-80%) origina proprio dalla proliferazione incontrollata delle cellule dei dotti galattofori (carcinoma duttale).
ECOGRAFIA MAMMARIA
Esame per immagini semplice e sicuro, si basa sull’emissione di ultrasuoni ed è complementare alla mammografia. Per saperne di più visita la pagina degli esami diagnostici.
ESTROGENO
Ormone sessuale responsabile della crescita del seno, dei peli pubici e del rivestimento della parete interna uterina, nonché del rilascio di ovuli maturi. I principali estrogeni sono estradiolo, estriolo ed estrone. Sono prodotti principalmente dalle ovaie ma anche dai tessuti grasso, muscolare e mammario, dal fegato e dalle ghiandole surrenali.
FATIGUE
Forma di astenia cronica propria del cancro. È caratterizzata da mancanza o perdita della forza muscolare con facile affaticabilità e insufficiente reazione agli stimoli, che sfortunatamente non si risolve con il riposo. Per saperne di più visita la pagina degli effetti collaterali.
FITOESTROGENI
Ormoni vegetali contenuti in numerose piante, soprattutto nella soia e nei legumi. Simili per struttura agli estrogeni femminili, possono sostituirli quando i livelli sono bassi, stimolando così i recettori specifici. Se invece i livelli sono alti, i fitoestrogeni competono con quelli prodotti naturalmente dall’organismo, proteggendo le cellule da una stimolazione eccessiva.
FOLLOW-UP
Il periodo di controlli ed esami periodici che seguono la terapia. La sua durata in genere supera quello della terapia stessa. Oltre a monitorare la salute delle persone per diagnosticare prontamente un’eventuale ripresa della malattia oppure eventuali effetti collaterali dovute alle cure effettuate, il follow up rivolge l’attenzione alla salute e al benessere degli individui, facilitando il pieno recupero e il reinserimento sociale.
GnRH
Acronimo di Gonadotropin Releasing Hormone cioè ormone di rilascio delle gonadotropine. Si tratta di un ormone prodotto nell’ipotalamo che stimola la secrezione di follitropina (FSH) e ormone luteinizzante (LH) innescando la cascata di messaggi che spinge testicoli e ovaie a produrre gli ormoni sessuali. Un tempo era noto come ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH, acronimo di LH-Releasing Hormone). Per saperne di più visita la pagina delle terapie.
IMMUNOGENICITÀ
Capacità da parte di un farmaco di indurre una reazione immunitaria nell’organismo. Per saperne di più visita la pagina delle terapie.
INIBITORE DELL’AROMATASI
Farmaco che blocca l’azione dell’enzima aromatasi, riducendo così la produzione e il livello di estrogeni. È utilizzato nella cura di tumori al seno sensibili agli ormoni femminili. Deve essere prescritto solamente nelle donne in menopausa perché può stimolare la produzione di ormoni femminili da parte delle ovaie se queste ultime non hanno ancora smesso di funzionare. Per saperne di più visita la pagina delle terapie.
IORT
Acronimo inglese di Intra-Operative RadioTherapy, cioè radioterapia intraoperatoria. Per saperne di più visita la pagina dedicata.
Ki-67
Nel referto istologico, la sigla Ki-67 (o MIB 1) indica la percentuale di cellule tumorali in grado di duplicarsi. Oltre la soglia del 20% il tumore viene considerato proliferativo e, di conseguenza, più aggressivo.
LEA
Acronimo di “livelli essenziali di assistenza”, cioè le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
LINFATICO, SISTEMA
Sistema di vasi diffuso in tutto l’organismo che raccoglie i fluidi presenti nei tessuti e li cede all’apparato circolatorio. La sua principale funzione è il trasporto di proteine, liquidi e lipidi verso i vasi sanguigni ma svolge anche ruoli di filtraggio ed è inoltre coinvolto nella risposta immunitaria.
LINFEDEMA
Il linfedema è un accumulo anormale di linfa causato da un blocco o da un rallentamento della circolazione linfatica. Può comparire subito dopo l’asportazione dei linfonodi così come ad alcuni anni.
LINFONODO SENTINELLA
È il primo linfonodo, o gruppo di linfonodi, a ricevere la linfa proveniente dalla regione mammaria e dunque anche il primo a venire raggiunto da eventuali metastasi. Viene asportato e analizzato per verificare se il tumore si sta diffondendo in altre parti del corpo. Se dalle analisi questi linfonodi risultano sani, o interessati solamente in minima parte da metastasi, non è necessario asportarne altri.
LIPOFILLING
Procedura chirurgica che prevede il prelievo del proprio grasso da determinate aree corporee in cui è naturalmente presente in maggiori quantità (in genere addome, fianchi o cosce) e il suo trasferimento, dopo adeguato trattamento, in altre regioni del corpo per riempire carenze, irregolarità o difetti.
LOBULI MAMMARI
Piccole strutture ghiandolari immerse nel tessuto adiposo della mammella che producono il latte. Circa il 10-15% dei casi di tumore al seno è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dei lobuli (carcinoma lobulare).
MAMMOGRAFIA
Esame che consente di visualizzare la struttura del seno. Si basa sull’emissione di raggi X e dunque comporta un minimo rischio biologico. Per saperne di più visita la pagina degli esami diagnostici.
MARCATORE TUMORALE
Molecola rilevabile nel circolo sanguigno che potrebbe indicare la presenza di un tumore. Il monitoraggio di alcune di queste sostanze consente di sorvegliare la progressione della malattia e l’efficacia della cura. Inoltre, i marcatori tumorali possono contribuire a confermare, ma non a determinare da soli, una diagnosi. Queste sostanze possono infatti essere associate anche a malattie diverse.
MASTECTOMIA
Intervento chirurgico radicale che prevede l’asportazione dell’intero seno. Viene eseguito nel caso in cui il tumore sia di grandi dimensioni oppure sia diffuso a più quadranti della mammella.
MASTECTOMIA PROFILATTICA
Per quella piccola percentuale di donne che ha un rischio genetico di sviluppare il tumore al seno, è importante considerare la possibilità di asportare preventivamente le mammelle.
METASTASI
Termine generico con il quale si indica la riproduzione a distanza di un processo infettivo o tumorale da una certa zona dell’organismo ad un’altra.
NEOADIUVANTE
Chemioterapia che viene somministrata prima dell’intervento chirurgico di asportazione del tumore. Per saperne di più visita la pagina dedicata.
PDTA
Acronimo di “percorso diagnostico terapeutico assistenziale”. Si tratta di uno strumento di gestione clinica usato dai medici per definire l’insieme ottimale degli interventi in determinate categorie di pazienti.
PLACEBO
Sostanza farmacologicamente inerte utilizzata nelle sperimentazioni cliniche per eseguire confronti con medicamenti attivi.
PROTESI TESTURIZZATA
Protesi il cui involucro è caratterizzato da una trama tridimensionale. L’aspetto della superficie è ruvido e opaco. Il loro impianto comporta minori complicazioni perché si adattano meglio all’organismo, riducendo il rischio di nuovi interventi correttivi.
QUADRANTE
Ciascuna delle quattro aree in cui i medici sono soliti dividere idealmente il seno.
QUADRANTECTOMIA
Intervento chirurgico conservativo che prevede l’asportazione della sola area del seno in cui è localizzato il tumore, talvolta con la cute soprastante e una parte del muscolo grande pettorale. Viene eseguito nel caso di tumori di piccole dimensioni (sotto ai 3 centimetri).
RADIOTERAPIA
La radioterapia è un trattamento che utilizza radiazioni ad alta energia – notevolmente più elevata rispetto a quella usata per le normali radiografie – per distruggere le cellule tumorali in un’area delimitata. Per saperne di più visita la pagina delle terapie.
RANDOMIZZAZIONE
È l’assegnazione casuale dei partecipanti di uno studio clinico a un trattamento, per fare in modo che ogni persona abbia le stesse probabilità di essere inserito nel gruppo sperimentale. La randomizzazione garantisce la validità di un risultato statistico, privandolo di fattori di disturbo che potrebbero distorcere il risultato stesso.
RECETTORE
In biochimica, un recettore è una proteina della cellula capace di reagire a sollecitazioni specifiche, per esempio il legame con molecole particolari, sviluppando una reazione caratteristica.
RECIDIVA
Per recidiva si intende il ritorno del tumore dopo il trattamento e dopo un periodo in cui non era rilevabile dagli attuali esami diagnostici.
RISONANZA MAGNETICA
Esame che sfrutta un campo magnetico per visualizzare la struttura del seno. Per saperne di più visita la pagina degli esami diagnostici.
RISPOSTA PATOLOGICA COMPLETA
Nella chemioterapia neoadiuvante, la risposta patologica completa (pCR) è definita come l’assenza di tumore invasivo sia nel seno che nei linfonodi.
SCINTIGRAFIA
È un esame di medicina nucleare che si basa sulla somministrazione di un tracciante blandamente radioattivo per via endovenosa. Particolari strumenti permettono di evidenziare la distribuzione del tracciante nell’organismo, consentendo di osservare il funzionamento degli organi o di rilevare la presenza di tessuti anomali come le metastasi tumorali. L’esame è incruento e indolore se non per l’iniezione del tracciante.
SINDROME METABOLICA
Con questo termine non si indica una singola malattia bensì la combinazione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare – come l’accumulo di grasso addominale, elevati valori del cosiddetto “colesterolo cattivo”, l’ipertensione arteriosa – che aumentano la possibilità di sviluppare diabete e patologie cardiovascolari. Tra le cause del suo sviluppo vi sono le scorrette abitudini alimentari, la scarsa attività fisica e la predisposizione familiare. La sindrome metabolica può favorire la formazione di diversi tumori, compreso quello del seno.
TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA
È una terapia a base di estrogeni e progesterone utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa e il rischio di osteoporosi. Tuttavia, l’uso prolungato sembra aumentare le probabilità di ammalarsi di tumore al seno.