L'ARCHIVIO STORICO FOTOGRAFICO DELLA FONDAZIONE 3M

Con le sue 107.793 fotografie, 10.331 lastre, 22.649 negativi, 85.144 positivi, 42.058 diapositive e 45 album, l’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M rappresenta un patrimonio storico, documentale, sociale e artistico straordinario, che conserva le opere di più di 1300 autori italiani e stranieri.
La ricchezza dell’Archivio risiede nella pluralità e nella eterogeneità delle fotografie conservate, nei valori storici, culturali e nella specificità dei generi (il ritratto, il paesaggio, la fotografia sociale, il reportage, l’architettura, la fotografia concettuale, la ricerca artistica).
Molto più di un archivio aziendale, l’Archivio Storico Fotografico, aperto su appuntamento a studiosi e interessati, è strutturato in fondi, vere e proprie stanze che ne raccolgono le COLLEZIONI.
L’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M è nato nel 1984 e si trova oggi a Pioltello, alle porte di Milano, nella nuova sede dell’azienda 3M realizzata dall’architetto Mario Cucinella....

Fondo Rivista Ferrania

Il fondo raccoglie tutte le migliori fotografie pubblicate sulla rivista “Ferrania”, periodico mensile di fotografia, cinematografia e arti figurative stampato dal 1947 al 1967 dall’omonima azienda produttrice di pellicole fotosensibili. Fin dagli esordi il giornale gode per tutta la sua pubblicazione di un sostegno molto forte, sia dal punto di vista economico che relazionale nel mondo fotografico. La rivista fin dalla sua nascita non si limitò ad essere un house - organo puramente commerciale - ma volle essere, e fu, una rivista di cultura visiva. Tutti i materiali sono stati acquisiti in occasione dei diversi concorsi FIAF.
La direzione della Rivista è affidata a Guido Bezzola, giovane professore di lettere, e a Alfredo Ornano, chimico, entrambi collaboratori della ditta Ferrania. La grafica e l’impaginazione sono affidate ad un giovane e attivo Luigi Veronesi e, al loro fianco, lavora l’avvocato Giuseppe Cavalli, maestro e animatore del gruppo fotografico “La Bussola” di Milano il cui ‘Manifesto’ è pubblicato lo stesso anno della nascita della rivista. Sotto la direzione di Bezzola la rivista uscirà con regolarità mensile fino al 1967: 40 pagine in media nel formato 24x30, circa 3500 copie su carta patinata. “Ferrania” si impone molto presto come capo fila della distribuzione e circolazione delle immagini a colori nell’editoria, anche per il primato in questo settore fotografico dell’omonima ditta, con i suoi prodotti Ferraniacolor. Le sue pagine, fin dagli esordi, sono dominate da fotografie di alti valori formali e ricerche tonali. Inizialmente Ferrania diventa quasi l’organo ufficiale del formalismo, in polemica con i neorealisti, con la fotografia documentaria e sociale, punto di riferimento di un’intera generazione di appassionati, coinvolgendo in seguito quelli che diventeranno veri e propri maestri della fotografia italiana come ad esempio Fulvio Roiter, Mario De Biasi, Uliano Lucas, Pietro Donzelli, Gianni Berengo Gardin e Cesare Colombo. È possibile consultare online le copie anastatiche di tutti i numeri della rivista “Ferrania”.

Le foto