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triplo negativo

All’ASCO, il congresso mondiale di oncologia, quest’anno è stato come emergere da due anni di apnea. Con la presentazione di lavori scientifici che hanno fornito risultati importanti: uno studio in particolare, per la prima volta cambia la pratica clinica del trattamento del tumore al seno.

Di questo e di altre novità, ne parliamo con Lucia Del Mastro, direttore della Clinica di Oncologia Medica e Responsabile della Breast Unit dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova.

Triplo negativo è una definizione utilizzata in riferimento ad alcuni tumori al seno classificati sulla base della loro tipizzazione istopatologica, che si accompagna alla definizione dello stadio di malattia. Lo stadio è classicamente basato sull’estensione anatomica del tumore (tra cui dimensione, presenza di cellule maligne nei linfonodi adiacenti e di metastasi). Tutto ciò è compendiato nel sistema detto TNM (dove T sta per Tumore, N per linfonodi e M per metastasi).

Milano – Il cosiddetto "triplo negativo" è considerato uno dei tumori al seno più aggressivi poiché si riproduce rapidamente e dispone di opzioni di trattamento limitate. Tuttavia, nel 2020 sono stati pubblicati numerosi studi che hanno permesso di comprendere meglio la biologia di questo tumore. E dunque, di provare a prendergli le misure.

Milano – Se l'utilizzo in prima linea del farmaco immunoterapico atezolizumab era già stato approvato nell'autunno scorso dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA), la sua rimborsabilità, sancita dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, rappresenta una pietra miliare nel trattamento del tumore al seno in Italia.