Target therapy: cosa sono e come funzionano
Nel tumore al seno le target therapy sono una strategia di cura che ha rivoluzionato la pratica clinica. Vediamo come.
Riportare ossigeno nei tessuti per bloccare le metastasi
Proseguono le ricerche sul recettore AXL, la cui espressione è associata a prognosi sfavorevole nelle donne con tumore al seno HER+. Uno studio canadese ha dimostrato che, bloccando l’azione di questa proteina, si riducono le probabilità di metastasi e, più in generale, si ripristinano le condizioni ambientali idonee affinché il sistema immunitario aggredisca le cellule tumorali.
Le principali novità del congresso ASCO 2021
Pazienza se, per il secondo anno, il congresso si è tenuto in modalità virtuale: quello della Società statunitense di Oncologia clinica (ASCO), tenutosi dal 4 all’8 giugno, rimane il più importante appuntamento annuale dell’oncologia mondiale, atteso con impazienza da pazienti, ricercatori e aziende. Come le monoposto di Formula 1 anticipano alcune delle soluzioni che ritroveremo nelle autovetture di domani, così il congresso statunitense è la vetrina delle terapie che verranno, delle innovazioni e delle aspettative.
Il passato delle cellule influenza l’aggressività del tumore
Le terapie antitumorali non dovrebbero basarsi unicamente sulla tipizzazione molecolare del tumore ma considerare anche la genesi delle cellule che lo compongono. A questa conclusione giunge uno studio pubblicato su PNAS e coordinato dal biologo cellulare Jianming Xu del Baylor College of Medine di Houston, che dimostra come l’aggressività di un tumore ER-/HER2+ possa cambiare a seconda delle cellule da cui si è originato.
I farmaci anti-estrogeni riducono il rischio d’infezione da Covid-19
Uno studio italiano suggerisce che i cosiddetti SERM – modulatori selettivi del ricettore estrogenico, somministrati alle donne in cura per tumore al seno e all'ovaio – contrastino l'infezione da SARS-CoV-2 e il successivo sviluppo del virus.
Le principali novità dal congresso SABCS 2020
Poco importa che la pandemia abbia obbligato gli organizzatori a optare, per la prima volta, per un congresso completamente virtuale. Come di consueto, anche quest'anno il San Antonio Breast Cancer Symposium si conferma l'appuntamento di riferimento mondiale per quanto riguarda il tumore al seno.
Nella diagnosi di tumore come nella cura, il fattore tempo è cruciale
La pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta dei sistemi sanitari dell'intero pianeta, Italia compresa. Esami e terapie che possono attendere vengono rinviati, i programmi di screening sono congelati, l'accesso agli ospedali è contingentato. Se ancora ce ne fosse bisogno, due nuovi studi ribadiscono tuttavia come nella diagnosi e cura di un tumore, il fattore tempo giochi un ruolo cruciale.
Una terapia mirata riduce di un quarto il rischio di recidive
Che abemaciclib fosse in grado di rallentare la progressione della malattia e di ridurre la resistenza alle terapie ormonali già lo si sapeva. Ora, i risultati di uno studio in fase 3 suggeriscono che, in combinazione con la terapia ormonale, questo farmaco riduca del 25% le probabilità di recidive nelle donne con tumore al seno in fase iniziale e ad alto rischio.
Triplo negativo, scoperto “tallone d’Achille” delle staminali
Milano – Il cosiddetto "triplo negativo" è considerato uno dei tumori al seno più aggressivi poiché si riproduce rapidamente e dispone di opzioni di trattamento limitate. Tuttavia, nel 2020 sono stati pubblicati numerosi studi che hanno permesso di comprendere meglio la biologia di questo tumore. E dunque, di provare a prendergli le misure.
Individuata una molecola chiave nello sviluppo del triplo negativo
Milano – Uno studio giapponese ha individuato una molecola che gioca un ruolo chiave nello sviluppo del tumore al seno triplo negativo. L'espressione di questa proteina permette di valutare la prognosi delle pazienti e potrebbe, nel prossimo futuro, diventare un bersaglio per terapie farmacologiche mirate.