IL TUMORE NON È UNA CONTROINDICAZIONE ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA
È cosa nota da tempo che il tumore non è una controindicazione all'attività sportiva. A provarlo, numerosi studi scientifici: vale
ricostruzione con protesi vs going flat
L’impatto psicologico che può avere l’intervento di mastectomia per quanto riguarda l’immagine del proprio corpo, è stato oggetto di diversi studi,
La fisioterapia dopo l’intervento di tumore al seno
All’interno del team multidisciplinare che si prende cura della donna con tumore al seno, il fisiatra e la fisioterapia svolgono un ruolo importante per la prevenzione delle complicazioni che possono insorgere prima e dopo la chirurgia. Il fisiatra si occupa non solo di linfedema, ma anche delle complicanze posturali e funzionali causate dal tumore e dall’intervento chirurgico.
Tempi e volumi ridotti per la radioterapia del tumore al seno
Grazie ai progressi della tecnologia e a una migliore comprensione della biologia delle cellule, oggi la radioterapia del tumore al seno può essere più localizzata ed effettuata in tempi più brevi, con notevoli benefici in termini di qualità della vita della donna e di organizzazione dei servizi ospedalieri.
Diventare madre nonostante il tumore
Ne sono consapevoli tanto i pazienti quanto i medici: nel momento della diagnosi di un tumore, la priorità consiste nell'individuare prontamente la migliore strategia terapeutica, quella che possa garantire maggiori probabilità di successo. Tuttavia, nel caso di una giovane che si ammali di tumore al seno, è davvero importante adottare una visione a lungo termine.
C’è chi dice no alla ricostruzione
La ricostruzione è parte integrante della cura del tumore al seno poiché consente di limitare l'impatto estetico e psicologico causato dall'asportazione di uno o di entrambi i seni, consentendo alla donna di preservare il più possibile la propria immagine corporea. Tuttavia, c’è anche chi, dopo l’intervento di quadrantecotmia o mastectomia, decide di non volerla fare. Il fenomeno, pressoché assente in Italia, è discretamente diffuso negli Stati Uniti, dove ha originato veri e propri movimenti d’opinione.
Il trattamento chirurgico del tumore al seno ereditario
Una buona qualità di vita, per una donna che ha avuto un tumore al seno, non dipende solo dalla sopravvivenza o dalla preservazione del seno, ma anche dalla possibilitàdi non dover rivivere l’esperienza del cancro. La chirurgia personalizzata è un’opzione, da valutare caso per caso, che può offrire alla donna con mutazione BRCA una prospettiva di vita il più possibile libera dal rischio altri tumori.
Il supporto psico-oncologico via internet è apprezzato dalle pazienti?
I vantaggi della psico-oncologia via web, alla quale la pandemia ci obbliga a ricorrere, sono molteplici e noti. Meno conosciuto è il giudizio dei pazienti. Uno studio ci rivela che cosa ne pensano le donne con tumore al seno.
Terapie integrate, anche l’ipnosi può aiutare
Quello al seno rappresenta una sfida per i sistemi sanitari di tutto il mondo essendo uno dei tumori più comuni nonché una delle principali cause di mortalità nelle donne1. Il trattamento medico di questo quadro spesso implica il ricorso a terapie che, sebbene fondamentali per il percorso di cura, rischiano di influenzare negativamente il benessere psicofisico delle pazienti a vari livelli2,3,4. Per questa ragione le raccomandazioni internazionali enfatizzano l’importanza di accompagnare la donna garantendo il massimo livello di comfort così da prevenire risposte emotive che rischino di aumentarne i livelli di stress.