Tumore al seno, la diagnosi non può aspettare
Milano – Anche se il COVID-19 ha catalizzato l’attenzione di tutti negli ultimi mesi, non bisogna dimenticare che esistono altre patologie non meno pericolose per la vita. L’anticipazione diagnostica del tumore al seno è la prima strategia per ottenere le maggiori probabilità di guarigione: se si vuole salvaguardare la sopravvivenza delle oltre 53.500 donne che ogni anno si ammalano in Italia, lo screening mammografico e le attività della diagnostica senologica devono riprendere al più presto a pieno regime su tutto il territorio nazionale.
Fase 2, il decalogo di Fondazione AIOM rivolto alle istituzioni
Milano – Sono almeno 200 mila i pazienti oncologici che con l’allentamento del lockdown e l’avvio della cosiddetta fase 2, devono tornare in ospedale per visite di controllo e accertamenti diagnostici.
AIOM, un decalogo per le oncologie italiane
Milano – Garantire strutture oncologiche COVID-free è un modo per evitare ai pazienti di venire contagiati in quell'ambiente in cui ogni giorno si recano per curare il loro tumore. A ribardirlo è Fondazione AIOM attraverso un decalogo rivolto alle Istituzioni.
AIOM, AIRO e SIE: “Il paziente oncologico non sia dimenticato”
Milano – L'appello è stato lanciato in maniera congiunta alle tre principali società scientifiche della branca medica: Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia clinica (AIRO) e Società Italiana di Ematologia (SIE): "assicurare il proseguimento delle terapie salva-vita per tutti i pazienti oncologici e onco-ematologici".
Numeri del cancro 2019, cosa è cambiato per quello del seno
Roma – Presentato martedì, presso l'auditorio del Ministero della Salute, l'aggiornamento 2019 de "I numeri del cancro in Italia", rapporto annuale stilato da AIOM e AIRTUM. Nel rimandare al rapporto stesso l'analisi dettagliata, riportiamo di seguito ciò che riguarda esclusivamente il tumore al seno.