Nelle donne fino ai 30 anni il tumore al seno è raro.
Tra i 30 a i 40 la sua incidenza comincia ad aumentare, di pari passo con l'età. Per ridurre il rischio di sviluppare la malattia, puoi mettere in pratica diverse strategie, fin dalla giovanissima età.
Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici, soprattutto durante l'adolescenza, aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno in età più avanzate.
Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.
Nelle giovani, il rischio di indurre un tumore mammario con mammografie eseguite di routine, per esempio una volta l'anno, è più elevato per via della maggiore sensibilità del loro seno ai raggi X.
Da sapereSoprattutto dopo i 35 anni la mammografia è consigliata prima di una stimolazione ormonale o di un intervento al seno (lipofilling, inserimento di protesi, ecc.).
In donne senza sintomi non è dimostrato che sia utile sottoporsi periodicamente all'ecografia, per esempio una volta l'anno. Vi è poi maggior rischio di individuare lesioni di natura incerta che in seguito si rivelano benigne, ma che richiedono ulteriori esami, con costi e stress.
L'auto esame può essere utile per imparare a conoscere il proprio seno e saper distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti dalle normali variazioni legate al ciclo mestruale.
L'autopalpazione va eseguita nei giorni che seguono il ciclo mestruale.
Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.
In questa fascia di età l'incidenza del tumore al seno è aumentata negli ultimi anni.
Dai 40 anni in poi è consigliato effettuare una mammografia ogni 12 mesi.
Spesso alla mammografia viene associata l'ecografia, necessaria quando il seno è particolarmente denso o in caso di immagini dubbie. Saranno i medici a valutare, dopo la mammografia, se effettuare anche l'ecografia.
Dove fare la mammografia e l'ecografia?
Il consiglio è di scegliere sempre una Breast Unit. È importante ricordare che l'attendibilità degli esami dipende dalla bravura e dall'esperienza di chi li effettua.
Alcune regioni hanno anticipato l'accesso al programma di screening mammografico a 45 anni.
Se risiedi in una di queste regioni, partecipa allo screening, che per la tua età prevede una mammografia ogni 12 mesi.
Il programma di screening è gratuito, e garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e secondo le linee guida: per esempio, che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.
L'autoesame è utile per imparare a conoscere il proprio seno e a distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti. È consigliata quando non generi stati di ansia e stress.
Da sapere
Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.
Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.
Ogni due anni la tua regione dovrebbe invitarti a partecipare al programma di screening mammografico. Il programma è gratuito, e garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.
Al di fuori del programma di screening, i medici potrebbero anche consigliarti:
L'autoesame è utile per imparare a conoscere il proprio seno e a distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti.
È consigliata quando non generi stati di ansia e stress.
Da sapere
Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.
Durante la menopausa è molto importante:
Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.
L'incidenza del tumore al seno continua ad essere alta in questa fascia di età. La raccomandazione è di continuare a sottoporti alla mammografia ogni due anni, esattamente come nel decennio passato.
L'abitudine andrebbe mantenuta anche dopo i 75 anni, quando possibile.
Importante
Alcune regioni hanno esteso il programma di screening mammografico alle donne fino a 74 anni.
Se vivi in una di queste regioni, partecipa allo screening: oltre a essere gratuito, il programma garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e secondo le linee guida; per esempio, che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.
Mantieniti sempre attiva e segui un'alimentazione equilibrata, evitando di prendere peso.
Anche dopo i 70 anni è molto importante:
Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.
Se tra i tuoi parenti prossimi ci sono stati due o più casi di tumore al seno e/o all'ovaio - soprattutto se il tumore al seno è comparso prima dei 40 anni, se si è manifestato in entrambi i seni o in un familiare di sesso maschile - è possibile che tu abbia un rischio genetico per queste neoplasie.
Se hai questo dubbio, il primo passo da fare è parlarne con il tuo medico di famiglia o con un medico esperto in senologia (presso una Breast Unit), che potranno valutare la tua situazione e indicarti, se necessario, i centri di riferimento a cui rivolgerti per una consulenza genetica.
Il colloquio con il genetista ha l'obiettivo di valutare il tuo rischio familiare e personale e di stabilire se sia indicato, nel tuo caso, eseguire il test genetico.
Il test si effettua tramite un semplice prelievo di sangue e serve per la ricerca delle mutazioni del DNA che predispongono al tumore al seno e all'ovaio.
Le mutazioni più frequenti riguardano i geni BRCA 1 e BRCA 2. Chi ne è portatore ha un rischio di ammalarsi di tumore al seno nel corso della propria vita che va dal 45% al 90% (per confronto, nella popolazione femminile generale è del 10-12%).
Il rischio di tumore ovarico è invece compreso tra il 20% (BRCA2) e il 60% (BRCA1) circa.
Se il test ha rivelato una mutazione dei geni BRCA, non vi è la certezza che ti ammalerai (proprio come un test negativo non dà la certezza di non ammalarsi).
Cosa puoi fare?
Ci sono due opzioni principali:
Discuti con gli specialisti esperti di rischio genetico e con il supporto di uno psicologo tutte le strategie oggi disponibili.
Se opti per la diagnosi precoce, questa dovrebbe cominciare dai 25 anni e, comunque, dieci anni prima dell'età in cui il familiare più giovane si è ammalato di tumore al seno.
Prima dei 35 anni
Dopo i 35 anni
Se opti per la chirurgia preventiva devi sapere che:
Da sapere
È importante prestare attenzione soprattutto ai cambiamenti asimmetrici, che avvengono in un seno solo. I segnali più frequenti sono:
Attenzione
Il primo passo è parlarne con il tuo medico, che ti potrà prescrivere la visita senologica o direttamente gli esami da eseguire.
La mammografia e l'ecografia
A seconda della tua età, il medico ti potrà prescrivere la mammografia e/o l'ecografia.
Dove eseguire gli esami?
Rivolgiti sempre a un centro specializzato per le patologie mammarie (Breast Unit), dove potrai trovare personale esperto. Ricorda: l'attendibilità degli esami dipende dall'esperienza di chi li effettua.
In alcuni casi potrà essere necessario un esame più approfondito, come l'agoaspirato, l'agobiopsia o l'agobiopsia-vuoto-assitita (mammotome). Questi esami si eseguono in ambulatorio: servono per prelevare alcune cellule (esame citologico) o frammenti di tessuto (esame istologico) dalla lesione dubbia o sospetta per definirne la natura benigna o maligna.
In caso di secrezione sospetta dal capezzolo, il medico senologo valuterà il tipo di secrezione e, se necessario, richiederà l'esame citologico.
Se sei incinta, puoi eseguire gli esami utili ad accertare la natura di un nodulo o di un sintomo sospetto, a cominciare dall'ecografia della mammella, innocua sia per te sia per il bambino.
Se necessario, è possibile effettuare senza rischi un agoaspirato/agobiopsia. Se fosse indispensabile, con particolari accorgimenti è possibile eseguire anche la mammografia.