Se hai tra 18 e 39 anni, non hai sintomi né familiarità per il tumore al seno

  • Nessun esame di screening raccomandato
  • Pratica attività fisica
  • Fai attenzione al peso e all'alimentazione
  • Evita alcol e fumo
  • Impara a conoscere il tuo seno

La conoscenza è la prima arma

Nelle donne fino ai 30 anni il tumore al seno è raro.
Tra i 30 a i 40 la sua incidenza comincia ad aumentare, di pari passo con l'età. Per ridurre il rischio di sviluppare la malattia, puoi mettere in pratica diverse strategie, fin dalla giovanissima età.

Le azioni che riducono il rischio di tumore al seno
  • Tenere il peso sotto controllo
  • Mantenere la circonferenza vita al di sotto di 88 cm
  • Svolgere regolarmente attività fisica
  • Mangiare in modo equilibrato e sano
  • Evitare gli alcolici
  • Non fumare

Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici, soprattutto durante l'adolescenza, aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno in età più avanzate.
Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.

La mammografia non è indicata

Nelle giovani, il rischio di indurre un tumore mammario con mammografie eseguite di routine, per esempio una volta l'anno, è più elevato per via della maggiore sensibilità del loro seno ai raggi X.

Da sapere

Soprattutto dopo i 35 anni la mammografia è consigliata prima di una stimolazione ormonale o di un intervento al seno (lipofilling, inserimento di protesi, ecc.).

L'ecografia non è indicata

In donne senza sintomi non è dimostrato che sia utile sottoporsi periodicamente all'ecografia, per esempio una volta l'anno. Vi è poi maggior rischio di individuare lesioni di natura incerta che in seguito si rivelano benigne, ma che richiedono ulteriori esami, con costi e stress.

L'autopalpazione

L'auto esame può essere utile per imparare a conoscere il proprio seno e saper distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti dalle normali variazioni legate al ciclo mestruale.
L'autopalpazione va eseguita nei giorni che seguono il ciclo mestruale.

Da sapere

Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.

Se hai tra i 40 e i 49 anni, non hai sintomi né familiarità per il tumore al seno

  • Mammografia ogni 12 mesi
  • Eventuale ecografia associata alla mammografia
  • Autopalpazione
  • Attenzione agli stili di vita

Mammografia ogni 12 mesi

In questa fascia di età l'incidenza del tumore al seno è aumentata negli ultimi anni.
Dai 40 anni in poi è consigliato effettuare una mammografia ogni 12 mesi.
Spesso alla mammografia viene associata l'ecografia, necessaria quando il seno è particolarmente denso o in caso di immagini dubbie. Saranno i medici a valutare, dopo la mammografia, se effettuare anche l'ecografia.

Dove fare la mammografia e l'ecografia?
Il consiglio è di scegliere sempre una Breast Unit. È importante ricordare che l'attendibilità degli esami dipende dalla bravura e dall'esperienza di chi li effettua.

Screening mammografico dai 45 anni

Alcune regioni hanno anticipato l'accesso al programma di screening mammografico a 45 anni.
Se risiedi in una di queste regioni, partecipa allo screening, che per la tua età prevede una mammografia ogni 12 mesi.

Il programma di screening è gratuito, e garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e secondo le linee guida: per esempio, che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.

Autopalpazione dopo il ciclo mestruale

L'autoesame è utile per imparare a conoscere il proprio seno e a distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti. È consigliata quando non generi stati di ansia e stress.

Da sapere
Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.

Attenzione agli stili di vita

  • Tenere il peso sotto controllo
  • Mantenere la circonferenza vita al di sotto di 88 cm
  • Svolgere regolarmente attività fisica
  • Mangiare in modo equilibrato e sano
  • Evitare gli alcolici
  • Non fumare

Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.

Se hai tra 50 e 69 anni, non hai sintomi né familiarità per il tumore al seno

  • Screening mammografico ogni 2 anni
  • Autopalpazione
  • Attenzione agli stili di vita

Partecipa al programma di screening mammografico

Ogni due anni la tua regione dovrebbe invitarti a partecipare al programma di screening mammografico. Il programma è gratuito, e garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.

Al di fuori del programma di screening, i medici potrebbero anche consigliarti:

  • l'ecografia mammaria a completamento della mammografia
  • di eseguire la mammografia con una periodicità ravvicinata (12-18 mesi invece che 24)

Autopalpazione

L'autoesame è utile per imparare a conoscere il proprio seno e a distinguere eventuali noduli e sintomi sospetti.
È consigliata quando non generi stati di ansia e stress.

Da sapere
Non c'è la certezza scientifica che l'autopalpazione possa davvero essere efficace come metodo per la diagnosi precoce.

Attenzione agli stili di vita

Durante la menopausa è molto importante:

  • tenere il peso sotto controllo
  • mantenere la circonferenza vita al di sotto di 88 cm
  • svolgere regolarmente attività fisica
  • mangiare in modo equilibrato e sano
  • evitare gli alcolici
  • non fumare

Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Bere alcolici aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.

Se hai più di 70 anni, non hai sintomi né familiarità per il tumore al seno

  • Mammografia ogni 2 anni
  • Attenzione agli stili di vita

Mammografia ogni due anni

L'incidenza del tumore al seno continua ad essere alta in questa fascia di età. La raccomandazione è di continuare a sottoporti alla mammografia ogni due anni, esattamente come nel decennio passato.
L'abitudine andrebbe mantenuta anche dopo i 75 anni, quando possibile.

Importante
Alcune regioni hanno esteso il programma di screening mammografico alle donne fino a 74 anni.
Se vivi in una di queste regioni, partecipa allo screening: oltre a essere gratuito, il programma garantisce che gli esami siano condotti con scrupolo da personale esperto e secondo le linee guida; per esempio, che le mammografie siano lette separatamente da due medici radiologi, per ridurre il rischio di errore.

Attenzione agli stili di vita

Mantieniti sempre attiva e segui un'alimentazione equilibrata, evitando di prendere peso.

Anche dopo i 70 anni è molto importante:

  • tenere il peso sotto controllo
  • mantenere la circonferenza vita al di sotto di 88 cm
  • evitare gli alcolici
  • non fumare

Da sole, queste azioni possono ridurre il rischio di tumore al seno fino al 30%. Il fumo, sia attivo che passivo, è stato correlato a un aumento del rischio di cancro al seno.

Se hai familiarità per il tumore al seno

  • Medico di famiglia
  • Visita senologica
  • Consulenza genetica
  • Test genetico
  • Piano personalizzato per ridurre il tuo rischio di sviluppare tumori o per una diagnosi precoce

Dal medico di famiglia

Se tra i tuoi parenti prossimi ci sono stati due o più casi di tumore al seno e/o all'ovaio - soprattutto se il tumore al seno è comparso prima dei 40 anni, se si è manifestato in entrambi i seni o in un familiare di sesso maschile - è possibile che tu abbia un rischio genetico per queste neoplasie.

Se hai questo dubbio, il primo passo da fare è parlarne con il tuo medico di famiglia o con un medico esperto in senologia (presso una Breast Unit), che potranno valutare la tua situazione e indicarti, se necessario, i centri di riferimento a cui rivolgerti per una consulenza genetica.

La consulenza genetica

Il colloquio con il genetista ha l'obiettivo di valutare il tuo rischio familiare e personale e di stabilire se sia indicato, nel tuo caso, eseguire il test genetico.
Il test si effettua tramite un semplice prelievo di sangue e serve per la ricerca delle mutazioni del DNA che predispongono al tumore al seno e all'ovaio.

Le mutazioni più frequenti riguardano i geni BRCA 1 e BRCA 2. Chi ne è portatore ha un rischio di ammalarsi di tumore al seno nel corso della propria vita che va dal 45% al 90% (per confronto, nella popolazione femminile generale è del 10-12%).
Il rischio di tumore ovarico è invece compreso tra il 20% (BRCA2) e il 60% (BRCA1) circa.

In caso di test genetico BRCA positivo

Se il test ha rivelato una mutazione dei geni BRCA, non vi è la certezza che ti ammalerai (proprio come un test negativo non dà la certezza di non ammalarsi).

Cosa puoi fare?
Ci sono due opzioni principali:

  • aderire a un programma personalizzato di diagnosi precoce
  • scegliere di ricorrere alla chirurgia preventiva

Discuti con gli specialisti esperti di rischio genetico e con il supporto di uno psicologo tutte le strategie oggi disponibili.

Il percorso della sorveglianza senologica

Se opti per la diagnosi precoce, questa dovrebbe cominciare dai 25 anni e, comunque, dieci anni prima dell'età in cui il familiare più giovane si è ammalato di tumore al seno.

Prima dei 35 anni

  • Risonanza magnetica (RM) mammaria con mezzo di contrasto, annuale
  • Ecografia mammaria annuale intercalata a 6 mesi dalla RM

Dopo i 35 anni

  • RM mammaria con mezzo di contrasto, annuale
  • Mammografia ed ecografia mammaria intercalate a 6 mesi dalla RM

Il percorso della chirurgia preventiva

Se opti per la chirurgia preventiva devi sapere che:

  • riduce del 90% circa il rischio di tumore, quindi non lo elimina del tutto
  • la scelta deve essere ben informata e meditata
  • è necessario discutere tutti i dettagli con un chirurgo senologo di una Breast Unit, esperto del rischio genetico.

Da sapere

  • Non in tutte le regioni esiste un percorso strutturato per la diagnosi precoce espressamente dedicato alle donne con una mutazione BRCA.
  • La sorveglianza ginecologica non è efficace per la diagnosi precoce del tumore all'ovaio.
  • In alcune regioni è possibile usufruire dell'esenzione D99, ovvero l'esenzione del ticket dei numerosi esami necessari per la diagnosi precoce.

Se hai un nodulo o un sintomo sospetto

  • Medico di famiglia
  • Visita senologica e/o ecografia e/o mammografia
  • Eventuali altri esami di approfondimento

I sintomi

È importante prestare attenzione soprattutto ai cambiamenti asimmetrici, che avvengono in un seno solo. I segnali più frequenti sono:

  • un nodulo palpabile e a volte visibile, nella maggior parte dei casi duro, spesso non dolente.
  • alterazioni della pelle, che può divenire "a buccia d'arancia" o della forma del seno, come avvallamenti o rigonfiamenti.
  • alterazioni del capezzolo, che può apparire retratto o più sporgente, o che può perdere liquido o sangue.

Attenzione

  • Il tumore al seno può anche non dare alcun sintomo.
  • Il dolore al seno (mastodinia) non è un sintomo specifico del tumore al seno.

Visita dal medico di famiglia

Il primo passo è parlarne con il tuo medico, che ti potrà prescrivere la visita senologica o direttamente gli esami da eseguire.

La mammografia e l'ecografia
A seconda della tua età, il medico ti potrà prescrivere la mammografia e/o l'ecografia.

Dove eseguire gli esami?
Rivolgiti sempre a un centro specializzato per le patologie mammarie (Breast Unit), dove potrai trovare personale esperto. Ricorda: l'attendibilità degli esami dipende dall'esperienza di chi li effettua.

Agoaspirato, agobiopsia, agobiopsia vuoto assistita

In alcuni casi potrà essere necessario un esame più approfondito, come l'agoaspirato, l'agobiopsia o l'agobiopsia-vuoto-assitita (mammotome). Questi esami si eseguono in ambulatorio: servono per prelevare alcune cellule (esame citologico) o frammenti di tessuto (esame istologico) dalla lesione dubbia o sospetta per definirne la natura benigna o maligna.
In caso di secrezione sospetta dal capezzolo, il medico senologo valuterà il tipo di secrezione e, se necessario, richiederà l'esame citologico.

In caso di gravidanza

Se sei incinta, puoi eseguire gli esami utili ad accertare la natura di un nodulo o di un sintomo sospetto, a cominciare dall'ecografia della mammella, innocua sia per te sia per il bambino.
Se necessario, è possibile effettuare senza rischi un agoaspirato/agobiopsia. Se fosse indispensabile, con particolari accorgimenti è possibile eseguire anche la mammografia.