I farmaci anti-estrogeni riducono il rischio d’infezione da Covid-19
Uno studio italiano suggerisce che i cosiddetti SERM – modulatori selettivi del ricettore estrogenico, somministrati alle donne in cura per tumore al seno e all'ovaio – contrastino l'infezione da SARS-CoV-2 e il successivo sviluppo del virus.
Le principali novità dal congresso SABCS 2020
Poco importa che la pandemia abbia obbligato gli organizzatori a optare, per la prima volta, per un congresso completamente virtuale. Come di consueto, anche quest'anno il San Antonio Breast Cancer Symposium si conferma l'appuntamento di riferimento mondiale per quanto riguarda il tumore al seno.
Nella diagnosi di tumore come nella cura, il fattore tempo è cruciale
La pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta dei sistemi sanitari dell'intero pianeta, Italia compresa. Esami e terapie che possono attendere vengono rinviati, i programmi di screening sono congelati, l'accesso agli ospedali è contingentato. Se ancora ce ne fosse bisogno, due nuovi studi ribadiscono tuttavia come nella diagnosi e cura di un tumore, il fattore tempo giochi un ruolo cruciale.
Una terapia mirata riduce di un quarto il rischio di recidive
Che abemaciclib fosse in grado di rallentare la progressione della malattia e di ridurre la resistenza alle terapie ormonali già lo si sapeva. Ora, i risultati di uno studio in fase 3 suggeriscono che, in combinazione con la terapia ormonale, questo farmaco riduca del 25% le probabilità di recidive nelle donne con tumore al seno in fase iniziale e ad alto rischio.
Triplo negativo, scoperto “tallone d’Achille” delle staminali
Milano – Il cosiddetto "triplo negativo" è considerato uno dei tumori al seno più aggressivi poiché si riproduce rapidamente e dispone di opzioni di trattamento limitate. Tuttavia, nel 2020 sono stati pubblicati numerosi studi che hanno permesso di comprendere meglio la biologia di questo tumore. E dunque, di provare a prendergli le misure.
Individuata una molecola chiave nello sviluppo del triplo negativo
Milano – Uno studio giapponese ha individuato una molecola che gioca un ruolo chiave nello sviluppo del tumore al seno triplo negativo. L'espressione di questa proteina permette di valutare la prognosi delle pazienti e potrebbe, nel prossimo futuro, diventare un bersaglio per terapie farmacologiche mirate.
Finalmente ci siamo: anche nel tumore al seno è iniziata l’era dell’immunoterapia
Milano – Se l'utilizzo in prima linea del farmaco immunoterapico atezolizumab era già stato approvato nell'autunno scorso dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA), la sua rimborsabilità, sancita dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, rappresenta una pietra miliare nel trattamento del tumore al seno in Italia.
Il digiuno rende più efficaci le terapie antitumorali?
Degli effetti del digiuno nei pazienti oncologici se ne discute da anni, senza che per questo la comunità scientifica sia giunta a un verdetto definitivo. La pubblicazione dei risultati di due nuovi studi clinici, entrambi focalizzati sul tumore al seno, apporta nuovi elementi al dibattito, pressoché limitato finora all'interpretazione di dati di laboratorio.
Il consumo di fibre contribuisce a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno
Milano – Una dieta ricca di fibre contribuisce a ridurre l'incidenza del carcinoma mammario. A suggerirlo, una revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata sulla rivista Cancer.
Tumore al seno metastatico: AIFA approva una cura più efficace per le donne giovani
Milano – Rimborsata in Italia una cura poco tossica e innovativa per le donne giovani con tumore al seno metastatico di tipo ormonale, cioè positivo ai recettori degli ormoni, circa il 70% dei casi di tumore al seno metastatico.