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Roma – Nella sala del Cenacolo della Camera dei deputati si è svolto l’incontro istituzionale sul tema del tumore al seno metastatico promosso da Europa Donna Italia, alla presenza del sottosegretario del Ministero della Salute Sandra Zampa,  delle onorevoli Marialucia Lorefice e Doriana Sarli, rispettivamente presidente e membro della Commissione Affari sociali, e degli onorevoli Luca Rizzo Nervo e Fabiola Bologna, entrambi della Commissione affari sociali.

Roma – Riceviamo e pubblichiamo con riconoscenza la lettera ricevuta dall'onorevole Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, in occasione dell'evento istituzionale odierno presso la Camera dei deputati. Europa Donna Italia ringrazia di cuore la sensibilità del viceministro nei confronti delle donne che ogni giorno convivono con questa malattia. Accogliamo con grande piacere la sua disponibilità e speriamo di incontrarla presto per proseguire insieme il dialogo.

Milano – Da oggi, e per l’intero mese di ottobre, tutte le donne d’Italia che hanno avuto un tumore al seno possono indicare sul sito di Europa Donna Italia quei medici che hanno saputo accoglierle e accompagnarle con umanità nel percorso della malattia. Il regolamento di quest'anno restringe la possibilità di voto alle sole pazienti in modo da riflettere fedelmente il loro giudizio e assicurare allo stesso tempo la massima trasparenza. 

Milano – Dopo la provincia di Bolzano, è il turno della Lombardia di approvare una delibera che rende rimborsabile il test di profilazione genica per le donne affette da tumore al seno infiltrante ed endocrino responsivo di tipo luminale.

Oggi molte pazienti che si sottopongono a chirurgia per carcinoma invasivo della mammella di tipo luminale localizzato, possono trovarsi nella condizione di dover ricevere, oltre alla terapia ormonale, anche diversi cicli di chemioterapia che, in alcune specifiche condizioni, può rappresentare un trattamento non efficace e associato a effetti collaterali evitabili.

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I test oggi utilizzati consentono un maggiore grado di informazione sia di tipo prognostico, che predittivo rispetto ai biomarcatori tradizionali, permettendo al medico di identificare e proporre alla paziente la tipologia di trattamento più appropriato, riducendo il ricorso alla chemioterapia ove non indicata, con conseguente riduzione dei costi sociali e del trattamento e miglioramento della qualità di vita.

Le prestazioni potranno essere eseguite solo nelle strutture dove la paziente viene operata e dove l’indicazione all'esecuzione del test sarà condivisa tra oncologo e patologo. La prestazione viene eseguita solo una volta per ogni paziente ed esclusivamente su tessuto proveniente dalla resezione chirurgica.