Premessa
Il momento attuale è molto difficile per la salute di tutti i cittadini e per le unità ospedaliere che devono prendersi cura di loro.
In questo contesto, le pazienti affette da carcinoma mammario o semplicemente donne che devono aderire alle chiamate regionali per lo screening mammografico, stanno affrontando momenti di incertezza e di paura per non avere accesso, o avere accesso limitato, alle cure di cui hanno bisogno.
Ci auguriamo che questo servizio, reso possibile anche dal supporto della rete delle nostre associazioni regionali, sia un utile strumento di informazione per tutte le pazienti.
Per ulteriori informazioni scriveteci a segreteria@europadonna.it
Il monitoraggio europeo
La coalizione continentale Europa Donna, di cui Europa Donna Italia fa parte, in questo momento monitora i 47 Paesi che la compongono e l’impatto della Covid-19 sulle donne con tumore al seno.
Nella maggioranza dei Paesi, il quadro presenta una serie di sfide comuni tra le quali:
- Una diminuzione quasi omogenea delle risorse a disposizione per la cura di queste pazienti.
- Gravi ritardi nelle diagnosi in generale e, in particolare, negli screening mammografici, per i quali l’impegno di advocacy per ripristinarli, è senza sosta a livello europeo e in ogni Paese dove Europa Donna è presente.
- Ritardi nella chirurgia poiché è necessaria una discriminazione dei casi a seconda dell’urgenza.
- Interruzione dei trials clinici in alcuni Paesi, a causa dell’isolamento necessario e della contemporanea assegnazione del personale alla gestione delle urgenze Covid-19.
- Gestione dello stress emotivo e psicologico derivati dall’incertezza dei trattamenti a disposizione e dalla diffusione del virus. Il malessere è particolarmente comune tra le persone immunodepresse e tra chi ogni giorno convive con una patologia come il tumore al seno che, nelle sue diverse fasi o tipologie di aggressività, rappresenta di per sé motivo di ansia e paura.
Il monitoraggio di Senonetwork
Ridotte le attività diagnostiche e chirurgiche:
«I dati illustrati mostrano una situazione nel complesso molto preoccupante in particolare per la diagnostica che vede una diminuzione di attività oltre il 50% nel 40% dei centri e per l’attività chirurgica diminuita di oltre il 50% nel 24% dei centri per la riduzione delle sedute operatorie e degli interventi».
Ecco alcuni dati emersi da un questionario redatto da Senonetwork e inviato a 130 centri di senologia che, nel loro insieme, trattano il 91% dei nuovi casi di tumore della mammella nel nostro Paese.
Purtroppo, circa il 90% dei centri si trova in un ospedale che tratta pazienti con infezioni da coronavirus.
Dalle risposte si evince che quasi il 25% delle riunioni multidisciplinari non si svolgono come di norma; complessivamente c’è stata una diminuzione dell’attività che varia dal 48% all’86% nei vari centri.
Il monitoraggio di Europa Donna Italia
I dati riportati nelle singole infografiche regionali possono essere soggetti a variazioni che dipendono dall’evolversi della situazione regionale. Per ricevere approfondimenti pertanto vi invitiamo a contattare lo specialista o la struttura di riferimento.