Numeri del cancro 2019, cosa è cambiato per quello del seno
Roma – Presentato martedì, presso l’auditorio del Ministero della Salute, l’aggiornamento 2019 de “I numeri del cancro in Italia“, rapporto annuale stilato da AIOM e AIRTUM. Nel rimandare al rapporto stesso l’analisi dettagliata, riportiamo di seguito ciò che riguarda esclusivamente il tumore al seno.
Nel 2019, si stima che nel nostro Paese verranno diagnosticati circa 53mila nuovi casi di tumori del seno tra le donne contro 500 nuovi casi tra gli uomini. Considerata l’intera popolazione, quello della mammella si conferma tra i cinque tumori più frequenti, insieme a quello del colon-retto, del polmone, della prostata e della vescica. Tra le donne, è di gran lunga il più diffuso: nel nostro Paese vivono circa 800mila donne che hanno oppure hanno avuto un tumore del seno, cioè circa il 44% di tutte le donne che convivono con una pregressa diagnosi di tumore.
Il rischio di ammalarsi aumenta con l’età: si ammala 1 donna su 40 tra coloro che hanno meno di 49 anni, una su 20 tra i 50 e i 69 anni e una su 25 tra i 70 e gli 84 anni. La curva di incidenza cresce esponenzialmente fino alla menopausa (stimata intorno ai 50-55 anni), quindi rallenta per poi riprendere a salire dopo i 60 anni. Il lieve aumento dell’incidenza (+0.3%) è da considerarsi una buona notizia poiché riguarda soprattutto donne fuori fascia screening e nelle aree del Centro Nord per l’estensione dei programmi di screening e della popolazione target (da 50-69 anni a 45-74 anni): vengono individuati in fase iniziale e con alte probabilità di guarigione molti tumori che, senza lo screening, sarebbero stati scoperti in stadio avanzato. Il tasso più elevato si registra in Friuli-Venezia Giulia (204 casi per 100mila abitanti) mentre il più basso in Calabria (124 casi per 100mila abitanti).
Per quanto riguarda la sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi è pari all’87% (superiore alla media dell’Unione Europea) e piuttosto omogeneo tra le diverse fasce di età: è pari al 91% nelle donne giovani (15-44 anni), 92% tra le 45-54enni, 91% tra le 55-64enni, 89% tra le 65-74enni, leggermente inferiore, 79%, tra le over 75.