Estetica oncologica: l’incontro tra salute e benessere
Parlare di estetica oncologica non significa solo sottolineare quanto i trattamenti legati al benessere debbano essere personalizzati quando l’utente finale è una paziente con tumore. Significa anche ricordare che la paziente è una donna, con tutto il suo carico di desideri, paure, fragilità.
Fragilità che, ci ricordano alcuni dati scientifici, hanno spesso a che fare con l’immagine di sé, che subisce importanti alterazioni dopo la malattia e le relative cure. Uno studio italiano, ad esempio, ha indagato i cambiamenti nella percezione corporea dopo la diagnosi di tumore al seno, dimostrando che i segni della patologia avevano influenzato negativamente il rapporto con il proprio corpo in circa il 49% delle donne coinvolte.
La difficoltà nell’accettare i cambiamenti fisici, inoltre, sembra correlata ad un aumento del rischio di disturbi mentali, come ansia e depressione, e a maggiori difficoltà nella vita sessuale e relazionale della paziente.
Ma quali sono questi cambiamenti, nello specifico?
Cure oncologiche: gli effetti sul corpo
Tra le cure oncologiche che più impattano sul corpo della paziente troviamo sicuramente la mastectomia, parziale e totale che sia, ma anche i trattamenti meno invasivi – si pensi a chemioterapia, ormonoterapia etc – possono però generare alterazioni visibili.
Qualche esempio:
- Perdita di capelli;
- Aumento di peso;
- Cicatrici;
- Secchezza della cute, accompagnata dalla comparsa di lesioni, macchie, rossori, pruriti;
- Alterazioni delle unghie, che appaiono indebolite, frammentate o ispessite;
- Acne;
- Linfedema.
Parliamo di disturbi comuni per moltissimi pazienti oncologici: secondo APEO, l’Associazione Professionale di Estetica Oncologica, l’80% delle persone con tumore ha dovuto fare i conti con questo tipo di effetti collaterali.
Il trattamento degli inestetismi legati al percorso terapeutico non può essere affidato a professionisti generici, ma richiede competenze specifiche, frutto della collaborazione tra gli esperti del settore estetico e gli oncologi. È in quest’ottica che entra in campo l’estetica oncologica, per la quale sono state di recente elaborate delle Prassi di Riferimento che ad oggi rappresentano un unicum nel panorama professionale in questione.
Le linee guida APEO
Le linee guida APEO sono il frutto della collaborazione tra l’Associazione Professionale di Estetica Oncologica e AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), insieme a CEPAS (Società del Gruppo Bureau Veritas, dedicata alla Certificazione di Competenze), FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), Confartigianato e CNA.
Queste Prassi avranno il doppio scopo di garantire alle pazienti oncologiche trattamenti estetici rispettosi delle loro condizioni cliniche e di formare delle figure professionali specializzate nell’assistenza a persone con il cancro. Tutto ciò a beneficio non solo dell’aspetto delle pazienti: secondo quanto sottolineato dagli esperti della stessa APEO durante il webinar dello scorso autunno “Quality of Life 2022 – ottobre: mese della Qualità di Vita – Diritto dei Pazienti Oncologici”, le cure estetiche possono influire positivamente sulla qualità di vita della donna, migliorando l’aderenza alle terapie e l’esito del percorso oncologico.
Per approfondire questi aspetti nel 2019 è stato avviato uno studio sperimentale che ha coinvolto 100 pazienti con tumore al seno dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia), alle quali sono stati offerti trattamenti estetici specialistici. La qualità di vita del gruppo di pazienti in questione è stata successivamente confrontata con quella di un gruppo di donne non incluso nel programma estetico.
I risultati hanno mostrato la capacità dell’estetica oncologica di ridurre i fastidi dermatologici e lo stress psicologico migliorando sensibilmente la qualità di vita delle pazienti.