europa donna: progetti e obiettivi per l’anno che verrà
Per Europa Donna tra i progetti e gli obiettivi per l’anno che verrà c’è il ritorno agli eventi in presenza, senza però accantonare le opportunità offerte dai webinar. Sarà così il 2023 di Europa Donna– The European Breast Cancer Coalition, come ci ha raccontato la presidente di ED, Marzia Zambon.
A novembre scorso si è svolta la European Breast Cancer Conference a chiusura del 2022: qual è stata la percezione?
Ottima, si sono registrati al congresso quasi 1800 persone e di queste, quasi 1500 sono state in presenza. Questa è stata la tredicesima edizione, e la quattordicesima sarà a Milano nel 2024. La macchina è già in movimento e insieme a noi di Europa Donna Coalition, Eusoma e EORTC, sarà coinvolta anche Europa Donna Italia che ci affiancherà nell’organizzazione dell’evento da tenersi finalmente in Italia.
Quale sarà il primo appuntamento del 2023?
Come tutti gli anni dispari, anche in questo che arriva si terrà la Pan European Conference. Si svolgerà a Zagabria e sono attese circa 250 persone. Sarà un bel momento di confronto tra le associazioni nazionali, e anche questo incontro sarà finalmente in presenza. Decideremo prossimamente le tematiche da affrontare nelle diverse sessioni e nei workshop e quali esperti coinvolgere. A grandi linee comunque, si parlerà di screening, di disuguaglianze, insomma, delle grandi tematiche che accomunano tutti gli Stati, anche se con impatti diversi.
Continua il vostro impegno per quanto riguarda il tumore al seno metastatico?
Assolutamente sì. Avremo l’annuale conferenza, con la presentazione delle novità nella mattinata e a seguire, workshop dedicati alla qualità di vita della donna, ai caregiver e altro ancora. A fine maggio 2023 verrà anche lanciata in tutta Europa la nostra campagna di sensibilizzazione sul tumore del seno metastatico.
Cosa porta ED nel 2023, dagli anni di Covid?
Di sicuro, un incontro regolare con i Round Table, un online meeting con le nostre 47 associazioni nazionali. È stata un’idea nata durante il lockdown per permettere a tutte noi di mantenere un contatto, un momento di confronto, sebbene in modalità virtuale. All’inizio si svolgevano un’ora al mese ed era l’occasione per scambi di idee. Nel tempo è cambiata la modalità e ora queste tavole rotonde hanno anche un’impronta educational.
