Benessere sessuale, parliamone!
È accattivante il titolo dello studio sul benessere sessuale, pubblicato durante l’ultimo congresso europeo di oncologia ESMO, European Sociey for Medical Oncology: “What hides beneath the scar: sexuality and breast cancer what women don’t say” e che si può leggere al link: pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35857051/. Gli autori portano alla luce come tra le donne dopo l’intervento per tumore al seno, l’ansia, la depressione, le modifiche nella propria immagine corporea, possano influenzare negativamente la sessualità. Ma anche, le resistenze tutt’ora diffuse e che impediscono alla donna di rivolgersi all’esperto più indicato a risolvere questo tipo di problemi.
Il commento di Matteo Lambertini, Oncologo Medico e Ricercatore Universitario presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino – Università di Genova
Pur essendo uno studio piccolo condotto in un singolo centro, il benessere sessuale è un argomento molto importante e troppo spesso negletto, e cioè le conseguenze del cancro e dei trattamenti oncologici sulla sessualità delle pazienti. Questi dati dimostrano il grande impatto negativo che la diagnosi e i trattamenti oncologici hanno sulla sessualità delle pazienti, sottolineano l’importanza di includere nel percorso di cura multidisciplinare anche uno psicologo esperto di sessualità. Sulla base anche di un recente lavoro del nostro gruppo (jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2796642?resultClick=1) pubblicato su una importante rivista americana, aggiungerei la necessità di avere anche un ginecologo nel percorso di cura delle donne con cancro mammario, considerando la necessità spesso di effettuare sia trattamenti locali non ormonali per correggere la disfunzione sessuale indotta dalle terapie oncologiche, sia una corretta contraccezione che a sua volta potrebbe aiutare le donne a tornare a una salute sessuale il più vicina possibile a quella pretrattamento.
