Vibo in rosa: un antidoto contro la solitudine
La rete delle associazioni di Europa Donna Italia sta crescendo a vista d’occhio. Tra le nuove iscritte c’è la calabrese Vibo in rosa, nata dall’incontro tra Stefania Gatto, presidente e fondatrice dell’associazione, e Carmel Albino. Si tratta di uno di quegli incontri che, nel riconoscimento di un’esperienza condivisa, fanno nascere qualcosa di importante.
In questo caso, a venir fuori è stata la voglia di farsi sentire dalla comunità, per sensibilizzare la popolazione locale e far sì che le altre donne con tumore al seno sapessero di non essere sole.
“Al momento della diagnosi, quando ho scoperto di avere il tumore al seno, mi sono ritrovata sola nella mia città, fino al giorno in cui un’amica mi ha fatto conoscere Carmel.” Ricorda la presidente di Vibo in rosa. “Volevamo organizzare solo un evento di camminata e pedalata, ma abbiamo ottenuto un riscontro estremamente positivo e abbiamo deciso di andare avanti. È nato tutto così. In quel periodo l’Oncologia di Tropea, unico reparto su Vibo, aveva bisogno di un monitor per le funzioni vitali, così ci siamo unite e abbiamo organizzato una cena di beneficienza. Tutto quello che abbiamo raccolto, lo abbiamo destinato all’acquisto di questo monitor.”
A quel punto, però, Stefania e Carmel non erano più sole. Al loro viaggio si erano aggiunte altre donne e, quasi senza rendersene conto, erano diventate un gruppo.
“Arriva il lockdown e Carmel viene a mancare.” continua Gatto “Ci troviamo spaesate, ma con la voglia di andare avanti. Andare avanti perché il tumore al seno non ci deve precludere una vita. Perché con il tumore al seno, se preso in tempo, si può vivere: questo è il messaggio che abbiamo voluto dare.”
Così, a gennaio del 2021, Vibo in rosa diventa ufficialmente un’associazione.
Prima di allora, però, il gruppo si era già fatto conoscere dalla comunità istallando una panchina e una biblioteca rosa nel parco urbano della città, ritrovo di famiglie e ragazzi. L’intento? Mettere la propria esperienza al servizio delle altre donne che si trovano ad affrontare una diagnosi di tumore al seno, nella convinzione che, nonostante ricevere un sostegno psicologico specialistico sia fondamentale, il punto di vista di chi ha vissuto la malattia lo è altrettanto.
“È importante parlare di tumore al seno anche nella nostra città. La sensazione, altrimenti, è che ci si debba nascondere. Noi invece volgiamo dire esattamente il contrario: siamo donne oncologiche, operate di tumore al seno, conduciamo la nostra vita come tutte le atre e siamo qui per aiutare chi ne ha bisogno.” Spiega Gatto “Quando ricevi la diagnosi senti la necessità di ricevere aiuto da donne che parlano la tua stessa lingua e che sanno cosa vuol dire confrontarsi con quello che effettivamente è il tumore al seno. Tante donne ci chiedono aiuto, e per me è la soddisfazione più grande, perché vuol dire che a Vibo stiamo davvero smuovendo qualcosa.”
Ma l’associazione non vuole limitarsi a parlare di prevenzione, vuole farla nel concreto, per ottenere risultati tangibili sul territorio.
Così, lo scorso 15 luglio, grazie a un ecografo ricevuto in prestito, ha organizzato una giornata di prevenzione proprio su Vibo, durante la quale sono state fatte quasi trenta ecografie gratuite a donne che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di farle. “Abbiamo sempre puntato un target più giovane di quello che rientra nella fascia di screening, perché se parliamo di prevenzione vogliamo partire da chi non viene coperto dal Sistema Sanitario Nazionale.” Spiega Gatto.
Per il futuro, l’associazione ha in programma anche diverse attività di raccolta fondi: per il 10 ottobre ha organizzato la mostra “L’arte della prevenzione” presso il Castello Galluppi Toraldo di Caria. Per l’occasione, quattro artisti del territorio particolarmente sensibili alla causa, hanno donato delle opere da esporre. Poi, a fine mostra, ci sarà un’asta di beneficienza.
A sorteggio, invece, previo acquisto di appositi biglietti, andrà una piantana raffigurante una sagoma di donna, opera realizzata da un artista locale ed esposta nel parco urbano della città.
Queste sono solo alcune delle iniziative che, da due anni a questa parte, Vibo in Rosa mette in atto per investire il ricavato nell’acquisto di un ecografo che permetterà all’associazione di organizzare altre giornate di prevenzione.