Competenza ed empatia, la ricetta del bravo tecnico di radiologia
Non ci stancheremo mai di ricordarlo: i centri di senologia sono caratterizzati dalla multidisciplinarietà, cioè dalla presenza dei diversi professionisti (radiologo senologo, tecnici di radiologia, anatomo-patologo, chirurgo senologo, chirurgo oncoplastico, oncologo senologo, radioterapista, infermiere di senologia, data manager) coinvolti nel percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale e costituenti il core team.
[su_pullquote]STEFANO PACIFICI è tecnico di radiologia. Coordinatore del Centro Medicina Preventiva IPA di Roma, è presidente di AITeRS[/su_pullquote]
Il tecnico sanitario di radiologia senologica (TSRMS) è il professionista sanitario al quale è affidata l’esecuzione degli accertamenti nell’attività di screening di primo e secondo livello, nell’attività diagnostica in donne sintomatiche, di stadiazione e localizzazione preoperatoria, e nei follow-up; garantisce la qualità delle prestazioni di sua competenza, anche in termini di esperienza della donna, riconoscendo il coinvolgimento psicologico che caratterizza le attività diagnostiche senologiche.
Unico professionista sanitario che la donna incontra quando si sottopone alla mammografia di screening, il TSRMS contribuisce all’adesione consapevole al programma e all’educazione alla prevenzione; fornisce informazioni condivise comprensibili sul percorso senologico e sugli accertamenti a cui dovrà sottoporsi la donna, offrendo ascolto attivo e sostegno emotivo. Il TSRMS possiede le competenze avanzate acquisite mediante la formazione accademica post-laurea, ovvero mediante percorsi formativi integrativi e complementari, e dedica almeno il 50% del proprio impegno lavorativo settimanale alla diagnostica senologica (il 60% se impegnato nello screening mammografico).
Per promuovere e valorizzare il suo ruolo nell’ambito senologico, nel 2011 è stata fondata AITeRS, l’associazione italiana dei tecnici di radiologia senologica. Particolarmente sensibile alla qualità e all’esperienza della donna che deve sottoporsi ad accertamenti diagnostici, AITeRS promuove la formazione, l’aggiornamento e la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo in un percorso delicato come il PDTA della mammella, integrando competenze comunicativo-relazionali a quelle tecniche caratteristiche della professione.
Impegnata nella promozione della prevenzione, insieme a Europa Donna, AITeRS è stata una delle associazioni firmatarie dell’appello, rivolto in primis alle istituzioni, per chiedere la riattivazione tempestiva e omogenea dello screening su tutto il territorio nazionale nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza e dei requisiti organizzativi, strutturali e di personale previsti dalla normativa nazionale, ma anche alle donne, per sensibilizzarle alla consapevolezza delle possibili conseguenze di una ritardata diagnosi ed incoraggiandole a rivolgersi con fiducia ai Centri di Senologia di riferimento in cui si svolgono i programmi di screening, in cui sono stati attivati protocolli specifici per la protezione dal contagio da Covid-19.
A tale riguardo, AITeRS, insieme alla Federazione delle associazioni scientifiche dei tecnici sanitari di radiologia medica (FASTeR), già nella fase immediatamente precedente la cosiddetta “fase 2”, auspicando un’immediata ripresa dell’attività di screening mammografico, aveva infatti elaborato il documento “Screening mammografico e Covid-19” contenente le raccomandazioni per la revisione degli aspetti logistici e organizzativi, contemperando la necessità di tutela della sicurezza e della salute delle donne e degli operatori con quella di garantire l’erogazione di un LEA. Considerato il perdurare dell’emergenza sanitaria, AITeRS ha provveduto ad aggiornare le raccomandazioni stilate a maggio. La pubblicazione del nuovo documento è prevista nel mese di dicembre.