ForteMente2, in 4 città via al progetto pilota sul supporto psico-oncologico
Milano – Nell’ambito del progetto ForteMente 2, è in corso di attivazione a Biella, Reggio Emilia, Roma e Torino la sperimentazione di un servizio di psico-oncologia a distanza tramite una piattaforma digitale. Una soluzione mirata a garantire continuità al sostegno psicologico specialistico fornito alle pazienti oncologiche, più che mai fondamentale in questo difficile periodo di emergenza sanitaria.Il progetto ForteMente 2 è promosso da Europa Donna Italia in collaborazione con la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) e con il contributo non condizionante di Novartis per valorizzare il ruolo dello psico-oncologo nel percorso di cura della donna con tumore al seno e sostenere l’estensione e il potenziamento dei servizi di psico-oncologia all’interno delle Breast Unit.
A Reggio Emilia, lo studio è coordinato da Elena Cipelli, psicologa dell’associazione Senonaltro affiliata alla rete di Europa Donna Italia, e realizzato in collaborazione con Dorella Scarponi, referente del Servizio di psico-oncologia presso l’Unità di Pediatria del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e Coordinatrice SIPO delle Regioni Emilia-Romagna e Liguria. Presso la Breast Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena IRCCS di Roma la sperimentazione è coordinata da Patrizia Pugliese, responsabile dell’Unità Semplice di Psicologia dello stesso istituto e coordinatrice della Sezione laziale della SIPO, coaiduvata dalla collega Maria Perrone. In Piemonte, lo studio pilota coinvolgerà due Breast Unit: Patrizia Tempia, responsabile della Psicologia clinica ospedaliera presso la ASL di Biella, coordinerà la sperimentazione presso l’Ospedale degli Infermi di Ponderano, mentre Maria Rosa Stanizzo, psicoterapeuta afferente alla Psicologia clinica della AOU Città della Salute e della Scienza, coordinerà quella della Breast Unit di Torino.
Il progetto pilota di supporto psicologico a distanza è basato sulla piattaforma PsyDit (Psycho Therapy Digital Tools) sviluppata dalla dottoressa Cristina Cenci, che fornisce allo specialista e alla paziente un ambiente digitale protetto. Obiettivo di questa fase sperimentale sarà saggiare la funzionalità dello strumento digitale, il grado di soddisfazione delle pazienti e degli psicologi e l’efficacia complessiva del servizio. Servizio che risulta particolarmente urgente nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, dove purtroppo sono numerosi i pazienti che, per scongiurare i rischi di contagio, scelgono di non recarsi nelle strutture ospedaliere o cliniche e quindi di posticipare cure, visite ed esami, con ripercussioni negative sulla salute sia fisica sia psichica.
In un periodo caratterizzato da restrizioni e limitazioni alle normali attività quotidiane, infatti, un supporto psicologico riveste un’importanza ancora maggiore. Se all’incertezza per l’evolversi della pandemia si aggiunge la fragilità fisica e psichica connessa con la condizione di paziente oncologico, ecco che il supporto psicologico rappresenta, in particolare per le donne con tumore al seno, uno strumento fondamentale per gestire l’ansia o gli stati depressivi.
Senza avere la pretesa né la volontà di sostituire la completezza che solo una seduta in presenza può offrire, il servizio di psico-oncologia digitale, che consente di beneficiare di un supporto a distanza, mira a reinventare dei percorsi digitali mettendo a disposizione dello psicologo o psico-oncologo una serie di vantaggi in termini di servizi, possibilità e funzionalità che gli consentono di personalizzare il percorso di terapia sulla base delle specifiche esigenze della paziente, come il diario narrativo digitale, la somministrazione di test e questionari e la possibilità di costruire percorsi ad hoc. Fondamentale per la buona riuscita del servizio è il rispetto, sia da parte del curante sia della paziente, di alcune semplici ma fondamentali regole che contribuiscono a delineare con precisione il setting specifico dell’interazione, come la puntualità, la sicurezza, l’impegno e la continuità. Il tutto, naturalmente, nel massimo rispetto delle regole della privacy e della riservatezza.
“Attraverso il progetto ForteMente 2, Europa Donna Italia intende sensibilizzare i responsabili delle strutture sanitarie e le Istituzioni regionali sulla necessità di assicurare la presenza continua e integrata, all’interno del team multidisciplinare di ogni Breast Unit, dello psico-oncologo, una figura ancora troppo spesso considerata complementare e tuttavia indicata come essenziale dalle Linee guida ministeriali. Il supporto psicologico infatti è parte integrante della cura, anche se fornito in modalità digitale, come questo progetto suggerisce” – dichiara Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.
“Questo tempo drammatico di pandemia da Covid-19 ha costretto anche gli psico-oncologi a ripensare il modo di svolgere le loro attività di supporto ai malati di cancro e ai familiari. I tradizionali interventi ambulatoriali di consultazione, counselling psicologico e psicoterapia sono sempre più frequentemente condotti a distanza con tecnologie audio-video” – commenta Marco Bellani, presidente di SIPO. “Gli interventi online consentono ai malati oncologici di intraprendere o di continuare gli interventi psico- oncologici senza accedere alle strutture ospedaliere (eliminando la possibilità di contagio), anche in caso di limitazioni negli spostamenti (mezzi pubblici) o di restrizioni fisiche (dovute alle condizioni di salute). Tuttavia, detti interventi non possono essere applicati a tutte le situazioni: è necessario che essi siano negoziati sulla base delle preferenze e delle reali possibilità dei fruitori. In ogni caso devono essere garantite la confidenzialità e la tutela della privacy, soprattutto dei dati raccolti. Per quanto riguarda, infine, l’efficacia degli interventi online, le ricerche sembrano dimostrare risultati assimilabili agli interventi tradizionali vis-a-vis, con un buon mantenimento della relazione e della funzione terapeutica.”
“La piattaforma digitale PsyDiT mira a facilitare l’accessibilità al sostegno psicologico, garantendo la totale riservatezza dei dati. L’ambito della psicoterapia mediata da strumenti digitali e delle terapie digitali comincia ad emergere anche in Italia, anche se con esperienze ancora limitate. In questa fase di emergenza, la maggior parte degli psicologi e degli psicoterapeuti usano Skype o piattaforme generaliste, senza quindi un setting dedicato. Prevale un orientamento a centrare l’intervento unicamente sulla videochat, sottovalutando le potenzialità del digitale nell’ideazione di percorsi nuovi. La sfida di PsyDit è di offrire una molteplicità di strumenti, setting e percorsi possibili in un ambiente digitale protetto e personalizzabile.” – conclude Cristina Cenci, ideatrice di PsyDit.
Il progetto ForteMente 2, iniziato nel luglio scorso, sta coinvolgendo diverse Breast Unit di Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio ed è articolato in quattro fasi finalizzate a monitorare e documentare l’effettivo espletamento del servizio di psico-oncologia nelle tre Regioni.