Sicilia, la connessione tra Breast Unit e centri screening diventa obbligatoria
Palermo – La Sicilia pone un altro tassello fondamentale nella cura del tumore al seno rendendo obbligatorio il collegamento funzionale tra centri screening e centri di senologia. L’integrazione tra percorso diagnostico e quello terapeutico assistenziale non solo snellisce le procedure di accesso ma consente una visione – e gestione – unitaria della situazione della singola donna. Le Breast Unit collaboreranno inoltre alle campagne di sensibilizzazione degli screening e alle iniziative intraprese per la promozione della salute in raccordo con le Aziende Sanitarie Provinciali.
Secondo quanto dispone il decreto 608/2020 della dirigente generale Maria Letizia Di Liberti, le Breast Unit dovranno infatti assicurare agli utenti positivi al test di I livello dello screening mammografico le prestazioni specialistiche relative agli approfondimenti diagnostici e/o gli eventuali trattamenti medico-chirurgici e riabilitativi previsti nel PDTA regionale. Le Aziende Sanitarie Provinciali informeranno gli utenti positivi ai test di screening mammografico della possibilità di avvalersi dei servizi previsti dalle Breast Unit. Il referente dello screening provvederà a fissare l’appuntamento con il case manager, che avrà la responsabilità di curare i rapporti con l’Azienda Sanitaria Provinciale per la gestione concordata e condivisa dei pazienti in tutto l’ambito del percorso assistenziale.
Nel caso in cui il test di screening risulti non negativo, l’approfondimento di secondo livello deve essere prenotato direttamente dalla relativa unità operativa di screening e l’utente inviato con un documento specifico contenente i dati anagrafici completi, l’esito dell’esame di primo livello e l’indicazione degli esami da eseguire e la relativa motivazione. Analogo documento dovrà essere utilizzato per tutti gli approfondimenti ritenuti necessari dalla struttura che esegue il secondo livello. In nessun caso dovrà essere richiesto all’utente di fornire alcuna prescrizione, o di eseguire autonomamente una prenotazione o un esame, o il pagamento di una quota di partecipazione, in quanto tutte le prestazioni dovranno essere organizzate e fornite dalla struttura.
Il case manager dovrà inviare trimestralmente all’ASP competente il resoconto degli esami eseguiti, gli identificativi dei pazienti esaminati su indicazione della stessa ASP e tutte le informazioni necessarie per la valutazione epidemiologica utile al debito informativo regionale e nazionale. A garanzia della qualità delle prestazioni e della standardizzazione delle procedure, sarà applicato quanto previsto dalle direttive regionali per l’esecuzione degli screening oncologici nonché dalle linee guida e raccomandazioni proposte dal G.I.S.Ma., con il coordinamento del referente di screening mammografico e del responsabile del centro gestionale screening; quest’ultimo provvederà alla periodica convocazione dei tavoli tecnici per la verifica dell’aderenza ai protocolli e per l’analisi degli indicatori.