Tramutare l’emergenza in opportunità: l’esperienza di Amiche per mano
Bergamo – L’emergenza Covid-19 ha stravolto l’esistenza dell’intero Paese ma in alcune città, come Bergamo e Brescia, l’impatto della pandemia è stato più forte. Tanto che, ancora oggi, la situazione è ben lontana dal ritorno alla normalità.
Per un’associazione di volontariato come Amiche per Mano, che fa della presenza fisica il suo punto di forza, la serrata dell’ospedale Humanitas Gavazzeni è stato un vero shock. “Il nome dell’associazione è indicativo del nostro impegno: dall’ingresso all’ospedale fino al termine delle terapie accompagniamo le donne per l’intero percorso. Durante questi anni è normale che si instaurino rapporti di amicizia” conferma Paola Cornero, responsabile del volontariato in senologia.
All’inizio dell’emergenza, Amiche per mano si è fermata, confidando che l’impossibilità di mettere piede nell’ospedale fosse questione di poco tempo. “Con il passare dei giorni e l’aggravarsi dell’emergenza abbiamo capito che non avremmo potuto riprendere tanto in fretta. E così, oltre a una donazione di 10 mila euro in favore dell’ospedale, abbiamo iniziato a rimodulare le nostre attività da remoto” ricorda Cornero. Le volontarie dell’associazione hanno fornito supporto a distanza, tramite telefonate o videochiamate, alle donne operate ma anche consulenze online su come conciliare la malattia e lavoro durante lo smart working.
Anche la consulenza in estetica oncologica, sebbene a distanza, è ripresa in collaborazione con The Bridge for Hope. Mentre le lezioni di ginnastica posturale, normalmente ospitate in un centro di Bergamo, sono state perfino moltiplicate. “Dal lunedì al venerdì, Biancamaria Bonzanini, radiologa e posturologa, ha tenuto del tutto gratuitamente delle lezioni in diretta su una piattaforma di teleconferenze. Le registrazioni sono state in seguito condivise sui nostri canali social, riscuotendo un grandissimo successo” prosegue Cornero.
Tanto che, persone da tutta Italia hanno iniziato a seguire, contattare e perfino iscriversi ad Amiche per Mano. “Storicamente, la nostra associazione è molto legata alla provincia bergamasca. Pertanto, è stata una piacevole sorpresa entrare in contatto e scambiare le reciproche esperienze con donne di tutta Italia. Perfino di Bari!” aggiunge Cornero.
Anche grazie a loro, la chat informale dell’associazione – dove scambiare consigli ma anche cercare compagnia – non è mai stata così frequentata e attiva come negli ultimi mesi. Permettendo di sopperire, almeno in parte, alla consueta cena mensile, momento di svago e socialità divenuta una tradizione di Amiche per Mano. Nel rispetto delle misure di sicurezza, le volontarie hanno inoltre continuato la distribuzione di sacchetti per i drenaggi, parrucche, chemocaps e bandane.
Al contrario di quanto avviene in altre Regioni, dove a poco a poco la situazione va normalizzandosi, in Lombardia la ripresa delle attività di volontariato in ospedale difficilmente avverrà prima dell’autunno. Se la maggioranza delle attività continuerà a essere svolta a distanza, altre sono state rinviate in attesa di tempi migliori. Come la camminata sociale del 25 aprile che quest’anno si sarebbe dovuta svolgere a Zanica.
Ad Amiche per mano non ne hanno fatto però una malattia. “Annamaria Giassi, una nostra associata, ha pensato di allestire nel giardino della propria abitazione un banchetto per il ritiro delle pettorine, gli striscioni e perfino il traguardo. Indossata la maglia dell’associazione, ciascuna di noi ha caricato sulla pagina Facebook di “Amiche per mano” una foto come attestato di partecipazione a questa camminata… virtuale” sorride Cornero.