Festa della mamma: intervista a una paziente
La Festa della mamma è una ricorrenza che offre molti spunti di riflessione sul modo in cui il cancro può influenzare il ruolo di una donna all’interno del nucleo familiare. Oltre a doversi confrontare con il proprio percorso terapeutico e tutte le ricadute che la malattia comporta a livello fisico e psicologico, una paziente con figli dovrà porsi anche la difficile domanda: come lo dico ai miei figli?
Abbiamo raccolto la testimonianza di Mina, paziente con tumore al seno e mamma, che a gennaio di quest’anno ha ricevuto la diagnosi.
“Ho scoperto la malattia durante un controllo di routine. La mammografia, in realtà, era risultata negativa, ma l’ecografia aveva messo in luce un nodulo benigno. Prima di arrivare alla diagnosi ho dovuto eseguire una risonanza magnetica, una seconda ecografia e, per finire, una biopsia, che ho rimandato a lungo per paura. È emerso così un secondo nodulo, purtroppo maligno, che è stato poi rimosso chirurgicamente. Quando oggi ripenso a quella fase, mi convinco di aver avuto una buona dose di fortuna: se non avessi eseguito altri controlli e mi fossi fermata al primo esito ricevuto, non avrei mai intercettato la malattia così precocemente” ci ha raccontato.
La diagnosi di cancro spiegata in famiglia
La diagnosi di cancro ha costretto Mina a cercare le parole giuste per affrontare questo argomento all’interno della sua famiglia.
“Inizialmente gli unici a sapere tutto erano mio marito, mia sorella e una mia collega. Mi preoccupava moltissimo dover dare questa notizia ai miei parenti, soprattutto ai miei genitori: sono anziani e hanno entrambi problemi di salute, sentivo il bisogno di proteggerli” ha spiegato.
“Mio figlio, invece, attraversava un periodo pieno di esami all’università. È un ragazzo ansioso e temevo che la mia diagnosi di cancro influisse sulla sua vita personale e sul suo rendimento scolastico. Anche per questo ho preferito inizialmente raccontargli una versione “edulcorata” della storia: gli avevo detto di dover togliere una piccola cisti, come fosse un neo, senza scendere nei dettagli.
Solo un mese fa, dopo un commento casuale sulla notizia del cancro di Kate Middleton, ho capito che era arrivato il momento di dirgli tutto, sottolineando quanto la precocità della diagnosi di cancro sia stata fondamentale e come grazie alla prevenzione avessi preso in tempo il tumore.”
Tra madre e figlio è essenziale la sincerità
Madre e figlio si sono chiariti? Sì, e la sincerità è stata fondamentale.
Così ha proseguito Mina:
“In un primo momento Leonardo, mio figlio, ha accolto la notizia con rabbia. Ha sottolineato che non è più un bambino e vuole conoscere tutta la verità. Ho capito che, in seguito alla nostra chiacchierata, ha cercato informazioni sul cancro al seno, perché ad oggi parla della malattia con termini molto tecnici, che immagino abbia appreso sul web, da fonti documentate.
Dopo esserci confrontati e aver spiegato ognuno il proprio punto di vista, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme. È stato un momento molto intenso tra madre e figlio: mi sono sentita non solo confortata, ma anche più libera.”
Come abbiamo spiegato a Mina, questa intervista è anche un modo per esprimere la nostra vicinanza alle pazienti con tumore al seno in una festività “delicata” qual è la Festa della mamma. Le abbiamo quindi chiesto: che consiglio daresti alle altre mamme che si trovano nella tua situazione?
“Dire la verità, soprattutto se si hanno figli in età adolescenziale. Ovviamente quando sono più piccoli comunicare una notizia del genere è molto complicato, ma in età diverse la sincerità è imprescindibile. Dobbiamo ricordare che anche i figli crescono e hanno il diritto di sapere. Direi quindi a queste donne di non commettere lo stesso errore che ho fatto io inizialmente.”