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Tumore al seno triplo negativo: nuove strategie all’orizzonte

Si chiama BREAKFAST-2 ed è uno studio appena partito che valuta l’attività di un programma nutrizionale sperimentale in associazione al trattamento antitumorale standard nel tumore al seno triplo-negativo in stadio iniziale. Il progetto di ricerca è già stato avviato all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che ne è capofila, e nei prossimi mesi verrà esteso ad altri 11 Centri sul territorio nazionale, con un coinvolgimento in totale di circa 150 pazienti. Ne parliamo con Claudio Vernieri, Medico Oncologo presso la Breast Unit del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e IFOM, Istituto Fondazione di Chirurgia Molecolare.

Che cos’ha di particolare questo studio?

Per la prima volta, l’approccio nutrizionale viene valutato in uno studio che prevede un braccio di controllo, come comunemente effettuato negli studi il cui intervento è costituito da un farmaco. Lo schema nutrizionale di restrizione calorica è sempre il medesimo dal 2016 e in questi 8 anni è stato l’oggetto di studi che hanno coinvolto in totale più di 250 pazienti, prevalentemente con tumore al seno. Abbiamo dimostrato che con questo approccio è possibile ottenere una rimodulazione favorevole non solo del metabolismo, ma anche del sistema immunitario, “potenziando” le cellule immunitarie con attività antitumorale. Ora siamo in una fase successiva della sperimentazione, in cui stiamo valutando l’impatto di questo programma nutrizionale sull’attività antitumorale dei trattamenti farmacologici.

Come si svolge lo studio nella pratica?

A tutte le donne verrà suggerito di seguire un’alimentazione sana e bilanciata, come da indicazioni delle principali società scientifiche internazionali. Inoltre, durante cinque giorni ogni 21, la metà delle pazienti aderenti allo studio seguirà un regime alimentare che prevede la restrizione calorica, basata su alimenti di origine vegetale e con un basso contenuto di carboidrati e proteine.  Questi cinque giorni coincidono con la somministrazione del trattamento antitumorale standard, costituito da chemioterapia e immunoterapia.  La terapia, che per la metà delle pazienti è associata al regime a restrizione calorica, viene effettuata per sei mesi e precede l’intervento chirurgico.

Cosa vi aspettate da questo studio?

BREAKFAST-2 valuta l’impatto di due programmi nutrizionali sul tumore al seno triplo negativo, il più aggressivo e difficile da trattare tra i tipi di cancro mammario e questa sarà la grande sfida. Per questo, è prevista la valutazione dell’evoluzione dei profili genomici e di espressione genica a livello del tessuto tumorale, e dei profili metabolici e immunitari a livello del sangue e del tumore stesso, e l’associazione tra questi parametri e la risposta del tumore ai trattamenti sperimentali. Le eventuali caratteristiche biologiche che emergeranno consentiranno di identificare possibili biomarcatori di sensibilità o resistenza ai trattamenti proposti e, dunque, anche di ipotizzare meccanismi di resistenza del tumore da studiare per migliorare l’efficacia di questo innovativo approccio terapeutico.

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