Le vaccinazioni indicate per il paziente oncologico
Le vaccinazioni dovrebbero essere una priorità per i pazienti oncologici, eppure oltre la metà di questi è all’oscuro dei rischi legati ad alcune infezioni specifiche, il 20% non ha mai discusso le proprie opzioni vaccinali con lo specialista e l’80% non sa che la copertura vaccinale è fondamentale per garantire un buon esito delle terapie.
Dati recenti, questi, messi in evidenza da un’indagine condotta da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), che ha visto il coinvolgimento di circa 500 pazienti e che è stata presentata qualche mese fa durante il Congresso Nazionale della società scientifica.
Ma perché le vaccinazioni hanno un ruolo così determinante nella salute e nel percorso oncologico del malato di cancro?
Tutto si spiega con lo stato di immunosoppressione diffuso in questa popolazione di pazienti, derivante sia dalla malattia in sé che da alcune cure, come la chemioterapia. L’immunosoppressione conduce a una maggiore esposizione ai virus, per esempio l’Herpes Zoster, e a manifestazioni patologiche più gravi, che possono condurre a complicanze, ulteriori infezioni o addirittura ad una riduzione dell’efficacia dei farmaci oncologici.
Vediamo dunque quali sono le principali vaccinazioni consigliate.
Herpes Zoster
L’Herpes Zoster è anche noto come Fuoco di Sant’Antonio. Si presenta come un’eruzione cutanea estremamente dolorosa ed è causata dallo stesso virus della varicella, il Varicella Zoster, che può riattivarsi in condizioni di immunosoppressione. Ciò può accadere anche in soggetti fragili che non hanno un tumore.
Esistono due tipologie di vaccino disponibili contro il virus Varicella Zoster, il ricombinante e quello con virus vivo attenuato.
Tutte le indicazioni e le modalità di somministrazione per i pazienti oncologiche sono state redatte da AIOM in un position paper.
Influenza e Covid
Influenza e covid sono altre due infezioni dalle quali è bene che il paziente oncologico si protegga. Le modalità di somministrazione di queste due vaccinazioni dipendono dalle tempistiche dei trattamenti oncologici. Il vaccino antinfluenzale, ad esempio, può essere eseguito anche durante le cure. In alcuni casi le due vaccinazioni vengono somministrate insieme.
Pneumococco
Lo pneumococco, noto anche come streptococcus pneumoniae, indica un gruppo di batteri responsabili di patologie a carico del sistema respiratorio e non solo. Le manifestazioni più comuni includono polmoniti, bronchiti, infezioni dei seni paranasali e persino meningite.
Rispetto alla vaccinazione antinfluenzale, quella anti-pneumococco gode del vantaggio di non essere legata ad una stagione precisa, per cui può essere somministrata in qualsiasi momento dell’anno.
HPV
L’HPV è il virus responsabile della stragrande maggioranza dei casi di tumore alla cervice. Il vaccino indicato per la prevenzione di questa malattia non ha capacità curative, quindi non può modificare l’esito della malattia nei soggetti già infettati, ma può garantire la protezione da ceppi virali contenuti nel vaccino. Pertanto è consigliata anche in questa popolazione di pazienti.
