Il lavoro, un diritto, sempre
Sono positivi i dati ISTAT per il mese di aprile. L’occupazione è in crescita e questo grazie alle donne. Il tasso di occupazione femminile arriva infatti ad aprile 2023 al 52,3% con un aumento di 0,3 punti su marzo e una crescita di 1,4 punti su aprile 2022 (+0,6 punti sull’anno per gli uomini). Numeri positivi, che devono rappresentare uno stimolo per le donne che, durante oppure dopo un tumore al seno, decidono di rimettersi in gioco e di intraprendere un nuovo percorso lavorativo. Ed è proprio sull’ onda di questi risultati divulgati da ISTAT che si sviluppa la versione 2023 del progetto TrasformAzione, fortemente voluto da Europa Donna Italia. L’obiettivo è quello di aiutare le donne che hanno oppure hanno avuto un tumore al seno a tornare a pieno titolo nel mondo del lavoro. E questo vale per tutte, anche per chi rischia il demansionamento oppure uno stato di mobbing e per le libere professioniste che cercano un posto fisso.
Trasformazione, come partecipare
Il percorso di avvicinamento al lavoro prevede il coinvolgimento di 200 candidate che parteciperanno a un percorso di orientamento al lavoro. Lo scopo è di riattivare le competenze lavorative delle candidate in modo da prenderne coscienza in relazione al mondo del lavoro. Le aule del percorso di orientamento al lavoro saranno tenute da Fondazione Human Age Institute, si svolgeranno online e dureranno circa un mese. TrasformAzione 2023 è attivo da maggio 2023. Il progetto prevede la creazione di tre aule per la partecipazione ad attività di gruppo, al fine di ottenere una formazione di base su tematiche quali narrazione del sé durante i colloqui, tipologie di colloquio di lavoro e preparazione del cv, analisi delle competenze, dei bisogni e delle aspettative.
Per candidarsi è necessario compilare il questionario online al link:https://www.europadonna.it/trasformazione/#cv. La partecipazione è gratuita.
Il progetto TrasformAzione 2023 è reso possibile grazie alla collaborazione con Manpower Group, Human Age Institute, Fava & Associati. La partecipazione dell’Università di Torino. Al supporto non condizionante di Daiichi-Sankyo, AstraZeneca e Pfizer.