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Tumore al seno: le novità dell’anno appena concluso 

Sul tumore al seno molto si è detto, scritto e soprattutto scoperto nel 2022. Un nuovo test genomico è apparso sul mercato, diversi studi clinici di grande rilevanza hanno restituito dati incoraggianti su farmaci e anche dalle istituzioni sono arrivati segnali di interesse con l’istituzione del Registro nazionale degli impianti protesici. 

Scopriamo nel dettaglio cosa ci hanno riservato gli ultimi 12 mesi in senologia. 

Test genomici e nuovi biomarcatori 

I test genomici, come ormai noto, sono considerati essenziali per poter definire terapie efficaci e mirate, nonché per ridurre il ricorso alla chemioterapia quando non necessaria. Fino all’anno scorso, questi strumenti importanti erano disponibili solo per i tumori ormonosensibili HR+. 

Agli inizi 2022 questa situazione si è ribaltata grazie a HER2DX, test genomico indirizzato per la prima volta alle pazienti con un tumore al seno HER2+. 

Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui

Genetica 

Non solo BRCA: un altro fattore di rischio per l’insorgenza del tumore al seno va ricollegato alla sovraespressione di CDK12, una proteina implicata nello sviluppo di neoplasie mammarie molto aggressive. 

Se il ruolo di CDK12 era già noto in oncologia, meno chiara era la natura precisa di questo ruolo. I ricercatori, infatti, si sono a lungo interrogati sulla possibilità di considerare CDK12 un oncogene “primario”, ossia capace da solo di causare la malattia, anche in assenza di mutazioni di altri oncogeni. Secondo uno studio apparso su Nature a metà del 2022, non solo CDK12 andrebbe effettivamente considerato come oncogene primario, ma la sua sovraespressione potrà diventare un fattore prognostico di cui tener conto. 

Le pazienti che presentano queste condizioni, infatti, sembrano rispondere positivamente al trattamento con il metotrexato, un farmaco antimetabolico il cui utilizzo è andato scemando negli ultimi anni ma che potrebbe tornare in auge proprio per i soggetti con sovraespressione di CDK12. 

Ancora una novità sul tumore al seno arriva da una ricerca apparsa a novembre 2022 sulla rivista di biologia molecolare Molecular Cell. Lo studio si concentra sulla cosiddetta polimerasi theta, una proteina in grado di riparare il DNA danneggiato. In base a quanto messo in luce dai ricercatori, questo meccanismo può agire anche sulle cellule danneggiate dalle terapie antitumorali, vanificando così l’effetto dei farmaci

Per bloccare il funzionamento dell’enzima è stato individuato un farmaco a bersaglio molecolare attualmente oggetto di studio. 

Studi clinici e nuovi farmaci 

Moltissimi gli studi clinici giunti alle fasi II e III nel 2022. Di conseguenza, altrettanto numerose sono state le novità sulle strategie terapeutiche per il tumore al seno. Diversi aggiornamenti anche sul fronte della rimborsabilità dei farmaci, su cui è AIFA a deliberare.  

Ma andiamo con ordine. 

Abemaciclib 

Dall’ultimo SABCS (San Antonio Breast Cancer Symposium) arrivano nuove conferme sull’efficacia di abemaciclib, un inibitore delle cicline chinasi dipendenti di cui da tempo di studiano le applicazioni per i tumori al seno ormonosensibili in fase iniziale. 

I dati aggiornati dello studio monarchE, di cui avevamo già parlato qui, mostrano come il farmaco possa ridurre sensibilmente il rischio di recidive e di sviluppare la malattia in forma metastatica. 

Sacituzumab govitecan 

Un anticorpo farmaco-coniugato utilizzato nei casi di tumore al seno triplo-negativo. La notizia della sua rimborsabilità, decisa da AIFA, è arrivata nel Novembre 2022. Su questo tema abbiamo raccolto il commento di Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, che puoi leggere qui

Trastuzumab deruxtecan 

Come per il sacituzumab govitecan, siamo di fronte ad un anticorpo farmaco-coniugato. La sua efficacia nel trattamento dei tumori del seno HER2 positivi metastatici è stata oggetto di dibattito all’ultimo San Antonio Breast Cancer Symposium, durante il quale sono stati presentati i risultati aggiornati dello studio DESTINY-Breast03. Come dimostrato in occasione del Congresso ASCO 2022, il trastuzumab deruxtecan sembra conservare le sue potenzialità anche nei casi di tumore al seno HER2+ low, ossia in quelle neoplasie che esprimono bassa positività al recettore. 

Tucatinib 

Un inibitore delle tirosin chinasi che, in combinazione con un chemioterapico e un anticorpo monoclonale, ha dato ottimi risultati nel trattamento dei tumori al seno HER2 positivi. L’efficacia di questa molecola è alla base dello studio clinico HER2CLIMB, i cui ultimi risultati sono stati discussi nell’ambito del convegno Research Generators – Widening options in HER2+ metastatic breast cancer, svoltosi a Milano a fine giugno dell’anno scorso. 

Un vaccino per il cancro è possibile? 

Il vaccino per il cancro è una possibilità su cui la ricerca si interroga da tempo.  

Qualche aggiornamento in tal senso arriva da uno studio apparso a inizio novembre su Jama Network, che ha esplorato l’efficacia di un vaccino per il cancro al seno HER2 positivo. La sperimentazione, avviata oltre vent’anni fa, ha coinvolto circa 60 pazienti alle quali è stata somministrata una dose di vaccino mensile. I dati clinici sono stati analizzati anche a distanza di 10 anni dalla partecipazione allo studio. 

L’analisi ha evidenziato dei livelli contenuti di tossicità e, soprattutto, una risposta immunitaria da parte della paziente in grado di migliorare la prognosi nel lungo periodo. 

Al momento della pubblicazione, il trial era giunto alla fase I, durante la quale ci si focalizza soprattutto sulla sicurezza e sul livello di tossicità del farmaco. Ulteriori novità, quindi, potrebbero arrivare dalle fasi successive. 

Notizie dalle istituzioni 

Chiudiamo questa rassegna con due news dal mondo delle istituzioni. La prima, arrivata nel luglio del 2022, riguarda la creazione del primo Registro nazionale degli impianti protesici mammari, uno strumento pensato per monitorare le condizioni di salute delle donne con protesi mammarie. Raccoglierà le informazioni conservate nei registri regionali e provinciali. 

La seconda, molto più recente, riguarda la presentazione de I numeri del cancro, compendio di oncologia redatto a cadenza annuale da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), la cui versione più aggiornata è stata presentata al Ministero della Salute a dicembre 2022. 

Nel volume sono riportati i dati aggiornati sull’incidenza del tumore al seno e i tassi di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. Rispetto a quanto riportato nell’edizione precedente, I numeri del cancro 2022 evidenzia una leggera crescita nelle diagnosi (da 55mila a 55.700) ma stabilità per quanto riguarda la sopravvivenza a 5 anni, che resta al’88%.