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PDTA: cosa sono, dove sono applicati e qual è l’utilità

I PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) sono un insieme di linee guida elaborate dalle aziende sanitarie per definire con precisione le modalità, le tempistiche e la sequenza di procedure da mettere in atto dopo la presa in carico di un paziente con una specifica patologia, non necessariamente oncologica.
Di fatto, i PDTA servono per delineare un percorso diagnostico e terapeutico che sia non solo efficace e tempestivo, ma che implichi la partecipazione di tutte le figure operative necessarie: medici di medicina generale, specialisti afferenti a varie aree, infermieri.

Il paziente coinvolto in un PDTA avrà dunque la certezza di essere seguito con continuità, secondo protocolli già identificati come ottimali e ampiamente condivisi.
Per quanto i PDTA non siano vincolati alla cura delle patologie tumorali, diventano particolarmente importanti nel contesto oncologico, che sempre più si avvale di un approccio multidisciplinare.

Trattandosi inoltre di percorsi attivati a livello regionale e non nazionale, i PDTA possono essere difformi gli uni dagli altri, pur mantenendo obiettivi e strutture comuni.

Cosa è lecito aspettarsi in un PDTA per il tumore al seno?

  • L’accertamento della patologia attraverso strumenti diagnostici consolidati, in primis ecografia e mammografia, a cui è possibile associare la biopsia o la risonanza magnetica;
  • La segnalazione della paziente al centro senologico o alla Breast Unit;
  • La presa in carico da parte di un team multidisciplinare, composto di figure quali il senologo, il chirurgo, il radiologo, l’anatomo-patologo, il fisioterapista ed altre ancora;
  • La definizione di un iter terapeutico preciso, al termine del quale verranno stabiliti anche numero, frequenza e tipologia dei follow-up;
  • L’integrazione, dove necessario, di consulti nutrizionali, psicologici, fisioterapici e così via;
  • L’accesso ai servizi offerti da associazioni di volontariato e onlus, che possono occuparsi di assistenza psicologica, attività di sensibilizzazione o divulgazione sul tema

Il punto due, ossia la segnalazione della paziente alla Breast Unit, rappresenta un nodo cruciale: la possibilità di ricevere assistenza nelle BU è infatti garanzia di maggiori possibilità di successo nell’iter terapeutico. Vediamo perché.

Il ruolo delle Breast Unit

La Breast Unit, il centro di senologia multidisciplinare di cui abbiamo parlato più approfonditamente qui, ricopre un ruolo chiave nell’assistenza alla paziente con tumore al seno. I vantaggi sono molteplici: nelle Breast Unit operano team composti da operatori sanitari afferenti a varie specializzazioni, in grado quindi di intercettare e farsi carico di tutte le possibili esigenze della donna. Le soluzioni terapeutiche proposte, inoltre, possono includere terapie innovative non disponibili in qualsiasi centro di cura. Il risultato sul decorso della malattia è importante, tanto che diversi studi hanno quantificato nel 18% l’aumento delle probabilità di sopravvivenza per le pazienti prese in carico nelle Breast Unit.

Grazie al monitoraggio delle attività e dei risultati ottenuti nell’ambito dei PDTA, un comitato di esperti delle Breast Unit delle Marche ha redatto un documento di consenso che individua gli indicatori utili per valutare lo standard di qualità raggiunto nelle Breast Unit e migliorare l’assistenza alle pazienti. Tra i parametri indicati si trovano il volume di interventi eseguiti e la rapidità con cui gli interventi di rimozione delle neoplasie vengono effettuati dopo la prescrizione da parte dello specialista.