NASCE EUROPA DONNA-CALABRIA
In meno di un anno la rete calabrese raddoppia le iscritte a Europa Donna Italia e si unisce in una delegazione
Lo scorso 4 marzo è nata Europa Donna-Calabria, ottava delegazione regionale di Europa Donna Italia. Sono quattordici le associazioni calabresi che hanno deciso di unirsi per formare questa nuova sezione regionale: aBRCAdabra Calabria (CZ), ACMO Ida Ponessa (CZ), Alice No Profit (CZ), Ali Rosa (CS), ARDOS Onlus (CZ), Associazione Angela Serra – sez. Catanzaro (CZ), Associazione Angela Serra – sez. Locride (RC), La Compagnia delle Stelle (RC), La Danza della vita (RC), La Fenice OdV (RC), Oltre il Confine (CS), Sibilla (RC), Solidal’è (RC), Vibo in Rosa (VV).
La referente della delegazione è Maria Anedda (da qui in poi MA), presidente dell’associazione La danza della vita, già iscritta a Europa Donna Italia dal 2015, due anni dopo la fondazione dell’associazione stessa.
Proprio per questo, abbiamo voluto chiedere a lei come sia cambiata la realtà calabrese in questi anni e cosa si aspetta per futuro della sua regione.
EDI: Neanche un anno fa, fino a giugno del 2021, eravate in sette. Ora siete quattordici e siete riuscite anche a costituire una delegazione! Che effetto ti fa vivere in prima persona una crescita così rapida?
MA: Dietro questo risultato ci sono tanto lavoro da parte nostra e tanta partecipazione da parte delle associazioni che hanno voluto aderire a questo progetto, prima iscrivendosi a Europa Donna Italia e, successivamente, aderendo alla delegazione calabrese.
Da noi c’è poco, ma le associazioni lavorano tantissimo per cercare di aiutare le donne con tumore al seno e per diffondere la cultura della prevenzione.
Io stessa ho contattato molte associazioni nell’ultimo anno, raccontando chi è Europa Donna, cosa fa e quanto aiuto sta dando alle donne di tutta Italia. Ho cercato di spiegare che, nonostante gli ostacoli che ci sono in regione, collaborando l’una con l’altra e facendo rete possiamo raggiungere anche noi i risultati che ci siamo poste.
L’obiettivo era coinvolgere le associazioni di tutte le province calabresi, così da poter rappresentare in modo omogeneo le donne di tutto il territorio regionale. È stato bello vedere in loro la motivazione e la volontà di collaborare che ci hanno portate a raggiungere questo risultato.
EDI: Tu sei la referente di Europa Donna-Calabria, e hai lavorato sodo per veder nascere questa delegazione. Ora che c’è, cosa ti aspetti per il suo futuro?
MA: Ci sarà sicuramente tantissimo lavoro da fare, sia a livello regionale che nazionale; lavoro che, peraltro, è già iniziato. La cosa positiva è che tutte e quattordici siamo dalla stessa parte per trovare delle soluzioni ai problemi riscontrarti sul territorio. Ci stiamo ponendo tante domande per capire come proseguire da qui in avanti.
Devo dire che la nostra motivazione è alimentata anche dal sostegno che abbiamo riscontrato da parte delle istituzioni, in primis dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che da subito si è schierato in prima persona a favore della nostra delegazione.
EDI: E ora qual è il vostro obiettivo?
MA: Il nostro obiettivo prioritario è limitare la migrazione sanitaria, che per il momento in Calabria raggiunge percentuali molto alte. Vogliamo informare le donne e portare alla luce il valore delle eccellenze di alcune realtà del nostro territorio, facendo sì che, attraverso una corretta informazione, le donne con tumore al seno possano rivolgessi a strutture altamente qualificate beneficiando anche dei vantaggi che il curarsi presso la propria regione di appartenenza porta con sé.
Affrontare le cure fuori regione è costoso, richiede un maggiore dispendio di energie e limita la possibilità di farsi sostenere dalla propria rete di affetti. Per questo vogliamo migliorare l’offerta senologica e limitare la migrazione sanitaria.
EDI: Tutto questo richiederà sicuramente la volontà di mettersi in gioco e di lavorare insieme. Da questo punto di vista, come procede la collaborazione con le altre associazioni?
MA: Con alcune associazioni – quelle iscritte da qualche anno – la collaborazione va avanti già da tempo. Anche con quelle che si sono aggregate di recente, però, si è creata da subito una grande sinergia, basata sulla nostra comunione di intenti. Ci sentiamo e ci supportiamo quotidianamente, confrontandoci sulle questioni più disparate, scambiandoci consigli e condividendo nuove idee.
C’è tanto lavoro da fare, ma noi siamo pronte a faci parte attiva per migliorare l’assistenza che le donne con tumore al seno ricevono nella nostra regione.