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Aprile 2021

Europa Donna Italia, insieme a più di 290 associazioni oncologiche internazionali, ha firmato una lettera aperta da far pervenire sui tavoli dei politici di tutto il mondo e voluta dalla ECPC, la Coalizione europea dei pazienti oncologici: l'obiettivo è mettere in atto provvedimenti concreti affinché i sistemi sanitari nazionali, messi in crisi dalla pandemia, garantiscano le cure contro il cancro.

Attraverso una lettera al New York Times, otto anni fa Angelina Jolie accendeva la luce dei riflettori sul bisogno, in larga parte inascoltato, delle donne che convivono con una mutazione patogenetica dei geni BRCA. Eppure, la sovraesposizione mediatica ha paradossalmente complicato i primi anni dell’associazione aBRCAdabra, costretta a confrontarsi con l’ostracismo reazionario alla chirurgia preventiva dell'attrice hollywoodiana.

Europa Donna Italia ha stilato una lista di siti web ufficiali per facilitare la ricerca di informazioni sulle vaccinazioni anti Covid per "pazienti fragili/estremamente vulnerabili con patologie oncologiche” in ogni Regione italiana e in particolare per:

  • pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione
  • pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure
  • genitori di pazienti sotto i 16 anni di età.

 

Per maggiori info sulle disposizioni nazionali consultare l'ordinanza n°6 del 9 aprile 2021.

Milano – Cade oggi, 22 aprile, la Giornata nazionale per la salute della donna. Giunta alla sesta edizione, si celebra nel giorno di nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini e rappresenta un momento importante per porre al centro dell’attenzione i temi legati alla salute della donna. Ecco le principali iniziative segnalate dal Ministero della Salute.

Milano – I servizi di psico-oncologia per le pazienti colpite da tumore del seno, in cura presso le Breast Unit, devono essere potenziati al più presto. Solo il 17% delle donne ha effettivamente beneficiato di questi servizi. Si segnalano forti criticità soprattutto per quanto riguarda la carenza di personale dedicato e qualificato a gestire questo delicato aspetto dell’assistenza oncologica. Il 30% degli operatori sanitari è, infatti, costituito da consulenti part-time, dottorandi, specializzandi e tirocinanti. L'emergenza socio-sanitaria legata al Covid-19 rischia poi di avere ulteriori effetti negativi rendendo ancora più difficile l’accesso a queste consulenze.