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Europe’s Beating Cancer Plan: il nuovo piano dell’Europa contro il cancro

L’Europa ha urgente bisogno di un rinnovato impegno nella lotta contro il cancro con una migliore prevenzione, diagnosi, cura e assistenza.

Occorre un nuovo approccio globale e trasversale, incentrato sul paziente, che sfrutti le opportunità offerte dal progresso della ricerca scientifica e tecnologica per affrontare le crescenti sfide poste da questa patologia: l’eliminazione delle disuguaglianze in termini di conoscenza e di accesso a prevenzione, diagnosi e cura, la garanzia di maggiori prospettive di guarigione e una migliore qualità di vita dei pazienti.

Il nuovo piano europeo di lotta contro il cancro, presentato il mese scorso, è la risposta a queste esigenze. Muovendo da nuove tecnologie, ricerca e innovazione, il piano definisce la nuova strategia europea in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, affrontando la malattia in tutte le sue fasi – dalla prevenzione alla qualità della vita di chi ne è affetto e di chi l’ha sconfitta – e concentrandosi sulle azioni alle quali l’UE può apportare il massimo valore aggiunto.

Grazie a un finanziamento complessivo di 4 miliardi di euro, il Cancer Plan comprende iniziative concrete a sostegno e completamento di quelle adottate dagli Stati membri, anche tramite un supporto economico. Inoltre, il piano fa tesoro degli insegnamenti derivati dalla pandemia per prepararsi a fronteggiare eventi simili in futuro. A questo fine, esso rivolge un’attenzione specifica ai pazienti fragili, lo sviluppo di piani di emergenza, il rafforzamento e l’integrazione della telemedicina e del monitoraggio a distanza nei sistemi sanitari.

Sono quattro le aree di azione intorno alle quali è strutturato il piano:

  • Prevenzione: Sarà migliorata anzitutto la diffusione della conoscenza sui fattori di rischio e sugli stili di vita, tramite una versione aggiornata del Codice europeo contro il cancro che l’80% della popolazione dovrà aver acquisito entro il 2025.  Sono inoltre previste azioni mirate ad arginare il tabagismo (con l’obiettivo di ridurre i fumatori entro il 2040 a meno del 5% della popolazione), il consumo eccessivo di alcol, l’inquinamento ambientale e l’utilizzo di sostanze pericolose. Sono previsti in particolare un migliore allineamento dei livelli massimi di riferimento degli inquinanti ambientali con i parametri raccomandati dall’Oms e nuove misure di prevenzione e di riduzione dell’esposizione dei lavoratori. Alimentazione sana e attività fisica saranno promosse attraverso la campagna “HealthyLifestyle4All” mentre, sul fronte della prevenzione dei tumori provocati da agenti infettivi, sarà potenziata la vaccinazione anti HPV – con l’obiettivo di avere il 90% delle ragazze, e buona parte dei ragazzi, vaccinati entro il 2030 – e l’accesso alla vaccinazione contro l’epatite B.
  • Diagnosi precoce: le percentuali di copertura degli screening oncologici nella popolazione a rischio sono ancora oggi molto diversi in Europa: si va da un minimo del 6% a un massimo del 90% per il tumore al seno e dal 25% all’80% per il tumore del collo dell’utero. Il piano prevede quindi misure per migliorare l’accesso e la qualità dell’anticipazione diagnostica e un sostegno economico agli Stati membri per potenziare gli screening oncologici che, entro il 2025, dovranno aver raggiunto il 90% della popolazione target.
  • Parità di accesso a diagnosi e cura: il piano punta a realizzare entro il 2030 una rete europea di centri nazionali di oncologia integrata che garantiscano l’accesso al 90% della popolazione. Entro la fine del 2021 sarà inoltre avviato il progetto UNCAN.eu (European Initiative to Understand Cancer), dedicato a migliorare l’identificazione delle persone ad alto rischio. Per individuare tendenze, disparità e disuguaglianze nella diagnosi e nella cura del cancro tra Stati membri e regioni, sarà istituito nel 2021 un registro delle disuguaglianze. Particolare attenzione infine sarà rivolta ai bambini, tramite un’iniziativa finalizzata a garantire ai piccoli pazienti oncologici l’accesso ad adeguate diagnosi, cura e assistenza.
  1. Miglioramento della qualità della vita di pazienti e survivors attraverso programmi di riabilitazione, assistenza durante il follow-up, prevenzione di recidive e di metastasi e misure per facilitare l’integrazione sociale e il reinserimento lavorativo. Saranno inoltre migliorati gli strumenti di tutela sociale di pazienti, ex pazienti e caregivers e la parità di accesso ai servizi finanziari, assicurazioni comprese.

Son due le principali iniziative previste dal piano mirate alla promozione di ricerca e innovazione: il Knowledge Centre on Cancer, un centro di conoscenze sul cancro che favorirà il coordinamento delle iniziative scientifiche e tecniche a livello europeo; la European Cancer Imaging Initiative, dedicata allo sviluppo di strumenti digitali per incrementare la medicina personalizzata in particolare nella diagnostica per immagini.

L’innovazione digitale rappresenta una risorsa importante per migliorare la lotta al cancro. Per questo il piano prevede l’implementazione dello “spazio europeo dei dati sanitari” (EHDS), che consentirà ai pazienti oncologici di accedere in modo sicuro e condividere i propri dati in cartelle cliniche elettroniche. Inoltre, l’uso combinato di nuove tecnologie, sistemi avanzati di calcolo e intelligenza artificiale consentirà di elaborare rapidamente grandi quantità di dati e sostenere lo sviluppo di meccanismi di screening più mirati.

“Un’Unione europea dalla salute forte è un’Unione in cui i cittadini sono protetti dai tumori evitabili e hanno accesso allo screening e alla diagnosi precoce, e in cui tutti possono contare su un’assistenza di alta qualità in ogni fase del decorso”, ha commentato la commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, già presidente di Europa Donna – The European Breast Cancer Coalition: “è proprio questo che ci prefiggiamo con questo piano: avere un impatto tangibile sulla cura del cancro nei prossimi anni. Per me si tratta di un impegno personale oltre che politico”.