Test genomici, lanciata la campagna “Chemio: se posso la evito”
Milano – È partita il 22 gennaio la campagna di Europa Donna Italia “Chemio: se posso la evito”, che punta a ottenere, anche in Italia, l’accesso gratuito ai test genomici su tutto il territorio nazionale.
L’indagine genomica è utilizzata con sempre maggior frequenza dai medici per comprendere meglio la biologia del singolo tumore e scegliere l’approccio terapeutico più appropriato per la paziente. Sebbene per alcuni tumori la chemioterapia possa salvare la vita, infatti, in alcuni casi può essere evitata. Dare modo alle donne con tumore al seno di accedere gratuitamente ai test genomici, quindi, vuol dire dare loro la possibilità di scoprire se potranno fare a meno di aggiungere la chemioterapia alla terapia ormonale.
Se in Lombardia, in Toscana e nella provincia autonoma di Bolzano i test genomici vengono rimborsati dalla Regione, lo stesso non vale per il resto d’Italia. Tuttavia, con la Legge di Bilancio dello scorso 30 dicembre è stato istituito un fondo di 20 milioni di euro annui per il rimborso diretto, anche parziale, delle spese sostenute dagli ospedali per l’acquisto dei test genomici per il tumore ormono-responsivo. Per far sì che questo fondo possa essere accessibile dalle singole Regioni, però, sarà necessario attendere che il Ministero della Salute emani un decreto attuativo.
Ora, è fondamentale mobilitarsi affinché in ogni Regione i test vengano resi accessibili e inseriti al più presto nei percorsi di cura per il tumore al seno. Per fare pressione sulle istituzioni e velocizzare l’effettiva erogazione delle risorse, Europa Donna Italia ha lanciato la campagna Chemio: se posso la evito, così da coinvolgere pazienti, associazioni, caregiver e opinion leaders in un’azione collettiva che, partendo dal basso, arriverà all’attenzione del Ministero della Salute. Per sostenere la campagna di advocacy per l’inserimento dei test genomici nel percorso di cura, basterà cliccare questo link e sottoscrivere la petizione.
Per far circolare la petizione e per raggiungere un pubblico più ampio, in parallelo, dai canali proprietari di Europa Donna Italia è partita una social challenge di promozione della campagna: verranno raccolti e condivisi una serie di video – qui il dettaglio dei contenuti – che, una volta montati, restituiranno la richiesta corale delle pazienti, delle associazioni e della comunità scientifica al Ministero della Salute. Il progetto ha ottenuto il patrocinio di AIOM, Cittadinanzattiva, EURAMA, Fondazione Insieme Contro il Cancro, Fondazione ONDA, Fondazione The Bridge, IncontraDonna, Komen, LILT, Senonetwork e SIAPEC. (Alessandra De Santis)