A.P.S. EUROPA DONNA ITALIA
VIA CONSERVATORIO 15
20122 MILANO
TEL 02 36709790
SEGRETERIA@EUROPADONNA.IT
IBAN: IT32 J030 6909 6061 0000 0013 702
CF: 97560520153

n

Europa Donna

Anche in Toscana il test genomico ora è gratuito

Firenze – Dopo provincia autonoma di Bolzano e Lombardia, anche in Toscana i test genomici per le donne con tumore al seno diventano gratuiti. Il traguardo è stato ottenuto grazie alla caparbietà della rete di associazioni di Toscana Donna e dalla sensibilità delle istituzioni locali e in particolare a Stefano Scaramelli, oggi vicepresidente del Consiglio regionale, e all’assessore al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini.

Nei casi di incertezza sulla terapia migliore da somministrare dopo l’asportazione chirurgica del tumore, è stato dimostrato come l’impiego di alcuni test che analizzano il profilo genomico del tumore sia in grado di definire più efficacemente il tipo di terapia precauzionale più adatto. In casi selezionati, il test può evitare alla paziente l’impiego di una chemioterapia che si rivelerebbe inutile. 

Il provvedimento fa seguito alla risoluzione del Consiglio regionale del 26 maggio 2020 che ha impegnato l’ente locale a valutare la possibilità di inserire l’erogazione di questi test nel nomenclatore tariffario regionale, rendendolo così disponibile a tutte le pazienti idonee. Un risultato per il quale si è battuta Toscana Donna – un’organizzazione di secondo livello, che coordina cioè le varie attività delle associazioni toscane che si occupano di tumore al seno – che per prima ha avanzato questa richiesta.

VEDI ANCHE – Bolzano, ora il test genomico è gratuito

“L’iter è iniziato con una mail al Consiglio regionale della Toscana a cui risponde Stefano Scaramelli, presidente della Terza commissione Sanità, che mi invita in audizione il 20 febbraio. Il 6 marzo la mozione viene approvata all’unanimità dalla Terza commissione Sanità. La proposta di risoluzione viene discussa ed approvata all’unanimità in Consiglio regionale del 26 maggio 2020” ricorda Pinuccia Musumeci, presidente delle associazioni iosempredonna e Toscana Donna, che prosegue: il Covid-19 ha fermato tutto, ma come presidente ho continuato a chiedere di concludere l’iter proprio perché la chemioterapia abbassa le difese immunitarie. Riuscire ad evitarla, nei casi in cui è possibile e raccomandabile, significa avere meno probabilità di essere contagiate dal coronavirus”.

Potranno accedere al test le pazienti individuate dal Gruppo oncologico multidisciplinare (GOM), operate all’interno della rete senologica della Regione e residenti in Toscana. In particolare, saranno identificate per l’esecuzione gratuita del test solamente le pazienti con tumore della mammella in stadio precoce, con positività dei recettori per gli estrogeni e il progesterone, e negatività della proteina c-erbB2, le cui caratteristiche indicano tumori sui quali è incerto il beneficio dell’aggiunta della chemioterapia alla terapia endocrina adiuvante.

VEDI ANCHE – Lombardia, i test genomici diventano rimborsabili

È un risultato molto importante, che rivoluziona soprattutto l’approccio terapeutico a vantaggio delle donne con tumore al seno, che potranno accedere a cure su misura, evitando la chemioterapia, se non ne avranno bisogno” ha dichiarato Bezzini all’agenzia di stampa della Regione Toscana. Il test genomico consente al medico di proporre alla paziente la terapia più adatta alle sue necessità, ma comporta anche vantaggi in termini di qualità di vita per le donne, che possono evitare la tossicità di un trattamento chemioterapico non richiesto.

Il test è gratuito per le pazienti e si tratta non solo di una scelta importante di sanità pubblica per le persone, ma di un intervento che indirettamente porterà anche benefici economici al sistema in termini di contenimento dei costi, legati a trattamenti non appropriati. “Nonostante il Covid stia richiedendo il nostro massimo impegno, continuiamo a occuparci di tutta la sanità anche in modo innovativo, non dimenticando nessuno, come, in questo caso, le donne, chiamate a confrontarsi con una malattia che stravolge le loro vite e la percezione del proprio femminile, che richiede la nostra massima attenzione” ha concluso l’assessore.

Europa Donna Italia auspica che altre Regioni seguano il buon esempio: evitare la chemioterapia quando possibile è un risparmio non solo economico ma anche di qualità della vita.