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Mantenimento del lavoro dopo il tumore, al via un’indagine della Bicocca

Milano – Sono tre milioni gli italiani che convivono con una diagnosi di tumore, un terzo dei quali lavora. Dalle testimonianze delle donne che, nei mesi scorsi, sono intervenute al seminario “Tumore e lavoro” appare chiaro quanto il lavoro sia vissuto quasi come una liberazione, una possibilità di “dimenticare” la propria condizione di malate.

A questo proposito, lo psicologo Massimo Miglioretti, professore di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni all’Università di Milano-Bicocca – nonché docente del nostro seminario – sta conducendo un’indagine sul mantenimento del lavoro dopo il tumore al seno.

L’obiettivo della ricerca consiste nell’indagare quali siano le variabili psicologiche e sociali che influenzano il mantenimento del posto di lavoro e la carriera lavorativa delle donne. Il progetto prevede uno studio longitudinale della durata di 5 anni, con una raccolta dati iniziale e delle successive raccolte dati (follow up), 1 ogni 6 mesi durante il primo anno e 1 ogni 12 mesi negli anni successivi.

Lo strumento di misura utilizzato è un questionario online, della durata di circa 20-30 minuti. Il questionario è anonimo e non è possibile identificare i partecipanti in base alle loro risposte. I dati ottenuti saranno utilizzati solo in forma aggregata (ovvero insieme alle risposte degli altri partecipanti) attraverso elaborazioni statistiche.

Le partecipanti all’indagine non hanno nessun obbligo di completare il presente questionario né quelli seguenti. Se nel tempo dovessero saltare la compilazione di un questionario, potranno ugualmente compilare gli altri questionari successivi. Potranno inoltre decidere in qualsiasi momento di abbandonare la ricerca senza fornire spiegazioni. Per participare allo studio bisogna:

  • Aver avuto l’ultima diagnosi di tumore da almeno 6 mesi e da non più di 3 anni
  • Aver ripreso a lavorare
  • Non trovarsi in età pensionabile prima del termine dello studio (cioè tra 5 anni)

Le persone interessate a ricevere ulteriori informazioni su questo studio possono contattare direttamente i ricercatori coinvolti nello studio.

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