Grazie al gioco di squadra l’istituzione della Giornata nazionale TSM è più vicina
Il 5 ottobre è stato mosso il primo passo concreto verso il riconoscimento del 13 ottobre come Giornata nazionale per la sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico: il Consiglio dei Ministri si è espresso all’unanimità a favore della proposta avanzata dal Ministro della salute, Roberto Speranza, per istituire questa giornata.
Un riconoscimento importante, che premia il lavoro congiunto delle quattro associazioni che, a vario titolo, si occupano di volontariato in senologia: A.N.D.O.S. Onlus Nazionale, Europa Donna Italia, F.A.V.O. e IncontraDonna. Grazie al loro impegno, costante e risoluto, l’Italia è ora sempre più vicina a tagliare il traguardo. Il nostro Paese, infatti, sta per diventare il primo in Europa – e il secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti – a ottenere l’istituzione del 13 ottobre. Una giornata simbolica, ma un traguardo tangibile, per ottenere il supporto e l’attenzione dell’intera comunità e far luce sulla “altra parte della storia”, quella forse meno nota, del tumore al seno.
L’auspicio è che il riconoscimento serva a infrangere il tabù secondo il quale la parola metastasi è una sentenza che non lascia via di scampo. Grazie ai progressi della ricerca scientifica e allo sviluppo di cure specifiche e personalizzate, capaci di rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita delle pazienti, con questa patologia oggi si può convivere anche per molti anni. Soprattutto se è stato diagnosticato precocemente.
Istituire una Giornata nazionale dedicata al tumore al seno metastatico vuol dare voce alle quasi 40.000 donne che in Italia soffrono di questa patologia. Donne con esigenze specifiche, che convivono con una malattia cronica, curabile ma non guaribile, e che necessitano del sostegno della comunità, delle Istituzioni e del sistema sanitario. Per questo motivo Europa Donna Italia ha stilato un manifesto in sette punti, pensati per agevolare il percorso di cura delle pazienti e per offrire loro le migliori cure possibili grazie a:
- Un percorso specifico di presa in carico all’interno dei Centri di Senologia, per garantire l’omogeneità dei servizi e un’assistenza h24;
- Una corsia preferenziale per visite ed esami, per ridurre i tempi d’attesa e velocizzare i risultati degli esami;
- La disponibilità di un team di specialisti di differenti aree disciplinari: dal ginecologo all’ortopedico, dall’epatologo allo pneumologo, dal neurologo al gastroenterologo;
- L’assistenza dello psiconcologo, perché la malattia porta con sé un carico emotivo che non si può e non si deve sostenere da sole;
- Informazione e orientamento sui trials clinici, per compiere una scelta consapevole in base alla situazione della singola paziente;
- L’accertamento dell’invalidità civile, rapito e omogeneo su tutto il territorio nazionale;
- Velocizzare l’accesso ai farmaci innovativi, evitando alle pazienti attese eccessive e disparità di trattamento.
L’iter per l’ufficializzazione del 13 ottobre come Giornata nazionale per la sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico è ora iniziato: è la prima, importante, tappa di un percorso che richiede, forse ora più che mai, di continuare a lavorare insieme per ottenere il riconoscimento e la visibilità che coloro che combattono contro questa patologia meritano. (Alessandra De Santis)