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L’infermiere di senologia: un ruolo dedicato e delicato

L’infermiere di senologia è il professionista che si prende cura della donna con patologia mammaria dal primo accesso nella struttura sanitaria al follow up, all’eventuale ripresa della malattia e nella terminalità. Un ruolo delicato e carico di molteplici significati.

[su_pullquote]LORETTA MAZZEGA SBOVATA è infermiera di senologia presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale [/su_pullquote]

Essere infermiere di senologia significa, innanzitutto, essere infermiere. Cioè essere il professionista che assiste la persona con una patologia. In ambito senologico, significa avere anche un’esperienza di almeno due anni in campo oncologico ed è, inoltre, richiesta una formazione specifica: attualmente, esistono dei corsi dedicati per chi è già nel ruolo e sono in procinto di partire dei percorsi accademici per chi invece vuole diventarlo.

Abbiamo competenze nell’ambito della clinica: significa conoscere ogni aspetto della patologia nei vari ambiti, chirurgico, oncologico medico, radioterapico. Conosciamo i protocolli di ricerca e siamo disponibili per qualsiasi dubbio. In ambito educativo siamo attive nell’educare a una diagnosi precoce e nel sottolineare l’importanza di conoscere il proprio corpo affinché sintomi a volte subdoli non siano sottovalutati. Collaboriamo con le varie associazioni di donne con patologia mammaria e condividiamo progetti. Siamo molto attive nel mese della prevenzione.

Una prima caratteristica di questa figura professionale è essere in grado di “indossare abiti diversi” in relazione al bisogno espresso dalla donna in qualunque tappa del percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale. L’infermiere di senologia è accanto alla paziente fin dalla prima visita, e continua a esserlo non solo durante il ricovero ma anche dopo. Per stabilire un rapporto senza pregiudizi, basato sulla fiducia e il rispetto, è necessaria grande empatia. Si deve offrire ascolto, supporto e informazioni in relazione al “sentire” della donna. Per esempio, il momento che precede l’intervento è cruciale non solo dal punto di vista emotivo ma anche per fare un riepilogo delle fasi successive, rispondendo a eventuali dubbi e timori della donna.

Le unità di senologia si caratterizzano per la multidisciplinarietà, cioè la capacità di riunire i vari professionisti coinvolti nel percorso che si concretizza negli incontri multidisciplinari. L’infermiere di senologia è parte del gruppo di professionisti che comprende l’anatomo patologo, il chirurgo, radiologo, oncologo medico, radioterapista e il data manager. Il nostro ruolo è essere l’anello di congiunzione tra i vari professionisti, in quanto siamo l’unica figura che incontra la donna in ogni fase del percorso.

Altro ruolo è fare advocacy della donna. Ciò significa indossare l’abito di avvocatura, cioè essere il professionista che, come un’amica nel momento della difficoltà, ti difende. Essere al fianco della donna con patologia mammaria significa comprendere i punti di forza e di debolezza del percorso. Individuare criticità e possibili cambiamenti organizzativi affinché il percorso possa essere sempre più rispondente ai vostri bisogni ed esigenze. Per concludere, voglio condividere un messaggio inviatomi il giorno della festa della mamma da una “mia” donna poiché lo ritengo una perfetta fotografia del nostro ruolo. 

Perché “essere madre” non significa solo generare una creatura ma generare “ogni creatura” che incontri ogni giorno che ha bisogno del tuo sostegno, e del tuo aiuto. “Generare ancora” chi in quel momento soffre e si sente piccola e sconfortata e tu lo fai. Essere madre è “essere accanto” a chi si sente sola e triste e tu lo fai. Essere madre è “incoraggiare” chi si sente senza forza e con poca speranza e tu li fai. Essere madre è “esserci” in momenti difficili e tu ci sei. Essere madre è “capire” dentro di sé quanto soffre chi è davanti a te e tu lo fai. Essere madre è fare ciò che tu fai ogni giorno. Essere madre è essere ciò che tu sei ogni giorno.