In Abruzzo gli “stati generali” delle associazioni per il tumore al seno
Il principale auspicio emerso dalla riunione del 3 luglio tra le associazioni di volontariato in oncologia dell’Abruzzo è il ritorno all’omogeneità di una sanità regionale sempre più frammentata, nella quale le singole aziende ospedaliere procedono a velocità diverse.
Delle associazioni della rete di Europa Donna Italia, rappresentata per l’occasione dalla consigliera Loredana Pau, hanno partecipato alla riunione Ettore Cianchetti, presidente di “I.S.A.“, Patrizia Bonora presidente di “Gaia Onlus“, Benedetta Cerasani e Filomena Aceto, rispettivamente presidente e volontaria de “I girasoli“. Erano inoltre presenti rappresentanti delle associazioni “I colori della vita”, “Lory a colori” e “Pink Pratola” nonché la consigliera regionale Marianna Scoccia. La riunione è stata un’occasione per aggiornarsi reciprocamente sui rapporti intrattenuti con le diverse ASL ma anche per fare il punto sui problemi del servizio sanitario e sulla situazione delle Breast Unit regionali.
Come in altre regioni, anche in Abruzzo l’emergenza sanitaria ha interrotto per tre mesi lo screening mammografico. Nonostante le difficoltà, tra giugno e luglio i programmi sono ripresi a un ritmo rallentato a Ortona e Chieti ma il ritardo accumulato è tale che, al momento, appare difficile recuperarlo e tornare alla gestione ordinaria. A inizio mese i percorsi di follow-up risultavano ancora sospesi. Altre criticità riguardano il mancato recepimento del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), garanzia di uniformità delle cure sul territorio regionale, da parte delle ASL e l’incremento della sanità privata a discapito di quella pubblica. Inoltre, il rinnovo della certificazione EUSOMA della Breast Unit dell’ospedale “Gaetano Bernabeo” di Ortona, fiore all’occhiello della senologia abruzzese, è ora a rischio. L’associazione “I girasoli” ha ricordato come nella Marsica le strutture pubbliche abbiano seri problemi di accoglienza e rimarcato la disparità di accesso ai test genetici, i cui costi rimangono a carico dei cittadini in tutte le ASL eccetto quella di Chieti.
Nel promettere la propria disponibilità ad aiutare la rete delle associazioni a chiedere un’audizione alla Commissione sanità, Scoccia ha confermato la situazione di grande sofferenza di alcuni ospedali come quello di Vasto e ricordato di aver presentato di recente una proposta di legge sul contributo all’acquisto per la parrucca per l’alopecia indotta dalla chemioterapia. Durante la riunione è stato sottolineato a più riprese la necessità per le associazioni di iniziare un percorso comune ed evitare il proliferare di piccole iniziative troppo spesso sovrapponibili. A tal riguardo, Pau ha offerto il supporto di Europa Donna Italia per facilitare la nascita di una rete associativa abruzzese proponendo l’istituzione di una delegazione regionale di EDI sul modello di quella già presente in altre realtà regionali.
La riunione si è conclusa con l’auspicio di dare seguito agli incontri, possibilmente con il coinvolgimento di altre realtà associative, per avviare i lavori preparatori alla richiesta di audizione alla Commissione sanità.