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Dagli USA alla Marsica: la solidarietà “vale” un casco per la chemio

Avezzano (AQ) – Non solo i voli di linea, anche la solidarietà può essere transoceanica. La dimostrazione è una sorprendente sinergia nata tra l’associazione abruzzese I girasoli e la multinazionale Micron che ha sede negli Stati Uniti. 

L’associazione “I girasoli” nasce nel 2004 come progetto di inclusione sociale per minorenni con comportamenti problematici promuovendo attività come la pedagogia teatrale. Otto anni più tardi si iscrive al registro delle associazioni di promozione sociale e nel 2014 si avvicina al mondo dell’oncologia. “A una mia familiare fu diagnosticato un tumore dell’ovaio. È in quel momento che ho realizzato l’assenza di forme di volontariato oncologico nel territorio marsicano” ricorda la presidente Benedetta Cerasani. Da quel momento, i volontari e le volontarie de I girasoli hanno avviato un’intensa attività di sensibilizzazione e prevenzione sia nelle scuole che nelle aziende della zona.

L’associazione supporta inoltre i pazienti oncologici durante il percorso di follow-up e fornisce assistenza nell’adempimento delle necessarie pratiche burocratiche. Mettendo a disposizione delle donne disponibilità ma anche competenza: “Crediamo nella necessità di un volontariato preparato e di qualità, che sappia sempre come è meglio intervenire. Le nostre associate sono in continua formazione grazie ai corsi tenuti da Europa Donna Italia, Società Italiana di Psico-Oncologia e altri ancora” spiega Cerasani. 

La donazione di un “casco” che contrasta la caduta dei capelli causata dalla chemioterapia riflette questo approccio. Il macchinario dispone di due postazioni, utilizza speciali caschi refrigeranti sul cuoio capelluto e, grazie alla somministrazione di farmaci, evita o riduce la perdita di capelli. La mancanza questi caschi induceva molti pazienti oncologici a fare trattamenti di chemioterapia altrove.

“La Marsica è una regione relativamente piccola ma montuosa perciò gli spostamenti sono difficoltosi. L’ospedale di Avezzano è il punto di riferimento per un grande bacino di utenti che altrimenti sarebbero costretti a spostarsi a L’Aquila oppure a Roma” prosegue Cerasani. Se oggi il macchinario è a disposizione dell’ospedale di Avezzano il merito va a un inaspettato trait d’union. La proattività de I girasoli e la sensibilità di Micron, colosso statunitense che opera nel campo dell’elettronica, ha portato al raggiungimento di un obiettivo inseguito da anni. 

All’inizio dell’emergenza sanitaria, la fondazione Micron ha contattato l’associazione per conoscere le attività di sostegno ai pazienti oncologici durante la pandemia. Informata dell’esistenza di una campagna di beneficienza internazionale per sostenere le no-profit, l’associazione ha presentato un progetto dedicato al migliorare la qualità di vita del malato oncologico da un punto di vista estetico. Il progetto è stato approvato e così è iniziata una raccolta fondi particolare: per ogni donazione di un dipendente Micron, la casa madre ne avrebbe raddoppiato il valore. Per aiutare l’associazione a raggiungere la somma necessaria, nel mese di maggio i dipendenti hanno donato anche le loro ferie. 

Gli effetti positivi sui pazienti riguardano soprattutto le donne e vanno al di là dell’aspetto estetico poiché investono la sfera psicologica. Perdere capelli durante la chemioterapia può costituire un grave handicap emotivo e sociale che si riflette in modo pesante nelle relazioni personali. “La nostra speranza è che ora l’ospedale apra le porte al volontariato. Insieme possiamo fare molto per i pazienti oncologici” conclude Cerasani.