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Screening mammografico, il quadro regionale delle riaperture

Milano – Timidamente ma con determinazione lo screening mammografico in Italia si prepara a ripartire. Sebbene l’emergenza sanitaria abbia costretto ovunque la sospensione i controlli di primo livello, già dal mese di aprile alcune Regioni hanno iniziato a muoversi. L’Osservatorio Nazionale Screening monitora la riapertura progressiva dei programmi di screening raccogliendo le delibere regionali.

APRILE

Nell’ambito di una programmazione più ampia della ripresa dell’attività sanitaria durante l’emergenza, la prima Regione a deliberare la riapertura dei programmi di screening è stata l’Emilia-Romagna (D.G.R. n° 404 del 27 aprile 2020). In particolare, si è stabilita in maniera prioritaria la riapertura dello screening mammografico, con l’esaurimento di eventuali controlli ravvicinati, l’invio delle lettere di invito di primo livello e la presa in carico e la sorveglianza delle donne definite a rischio elevato secondo il programma per la valutazione del rischio eredo-familiare. 

MAGGIO

Tramite la delibera urgente del 2/5/2020 anche la Puglia ha dato disposizione per ripartire con i programmi di prevenzione oncologia. Oltre alla ripartenza dei programmi di primo livello, con la programmazione degli inviti a partire da giugno, la Regione stabilisce l’implementazione del serivizio di Recall e la verifica del”andamento delle attività di secondo livello, mai interrotte. In Toscana, l’ordinanza n° 49 del 3 maggio 2020 stabilisce la ripresa progressiva e graduale delle attività sanitarie sia ambulatoriali che chirurgiche. Le attività di screening oncologico di primo livello sono riattivate con recupero prioritario delle chiamate non eseguite nel periodo di emergenza, con le stesse modalità di sicurezza previste per le prestazioni ambulatoriali. Nel Veneto, i primi livelli dei programmi di screening sono ripartiti il 4 maggio mentre la delibera dell’8 maggio della Sicilia stabilisce la ripartenza a condizione che venga tutelata la sicurezza di operatori e cittadini.

Il 13 marzo è stata la volta della Sardegna di stabilire i primi indirizzi per il riavvio graduale dei primi livelli di screening oncologico, con la (delibera n.11675). Il documento dispone il riavvio delle attività per la fine di maggio – inizio di giugno. Il giorno seguente anche le Marche hanno stabilito la ripartenza dello screening mammografico e cervicale a partire dal primo luglio (delibera del 14 maggio 2020). All’interno delle indicazioni regionali per la riattivazione dell’assistenza sanitaria nella cosiddetta “fase 2”, il 15 maggio il Molise ha stabilito di riavviare le attività di screening oncologico di primo livello, compreso  quello mammografico, procedendo prioritariamente a partire dai soggetti per i quali gli appuntamenti erano stati sospesi. Lo stesso giorno, anche la Regione Lazio ha stabilito la ripresa dei primi livelli di screening e delle attività ambulatoriali a partire dal 28 maggio 2020. Le singole aziende dovranno stabilire la priorità con la quale contattare le persone con invito sospeso, compatibilmente con gli spazi disponibili, garantendo la continuità assistenziale del percorso per i soggetti che necessitano di approfondimento diagnostico ed eventuale trattamento, come si legge nell’allegato che accompagna il documento.  In data 17 maggio la Calabria ha disposto la ripresa delle attività ambulatoriali tramite l’ordinanza n.43 del Presidente della Regione

Il 22 maggio 2020, la Regione Lombardia ha dato indicazioni per il riavvio dei programmi di screening oncologico. Nella nota si definiscono alcuni criteri di priorità: fra i programmi di primo livello, attenzione prioritaria deve essere posta allo screening mammografico e, in particolare, alla fascia di età 50-69 anni. Per quanto riguarda primo e secondo livello, sono da ritenersi indifferibili tutti gli approfondimenti di secondo livello dei test risultati positivi. La riapertura è stata autorizzata il 27 maggio con il decreto 6279 della Giunta regionale

GIUGNO

Il 9 giugno 2020, la Regione Campania ha definito le linee di indirizzo per la progressiva riattivazione delle attività di screening.