A.P.S. EUROPA DONNA ITALIA
VIA CONSERVATORIO 15
20122 MILANO
TEL 02 36709790
SEGRETERIA@EUROPADONNA.IT
IBAN: IT32 J030 6909 6061 0000 0013 702
CF: 97560520153

n

Europa Donna

LILT Trieste, Bruna Scaggiante nominata cavaliere

Trieste – Orgoglio, gioia ma anche gratitudine: in attesa della cerimonia ufficiale, la sezione giuliana della LILT festeggia l’encomio ricevuto dalla presidente Bruna Scaggiante, da poco nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

“Questo riconoscimento, assegnato a chi si è distinto nell’impegno sociale, ripaga tanti anni di sacrifici, non solo in termini professionali ma anche di tempo sottratto alla famiglia. Tuttavia, il traguardo andrebbe condiviso con tutte le persone, amici e colleghi, che hanno creduto nella possibilità concreta di prendersi cura della donna con tumore al seno nella sua interezza” sostiene Scaggiante.

https://www.facebook.com/111827265501273/photos/a.115135038503829/3658536774163620

L’impegno di Scaggiante nella LILT Trieste inizia più di dieci anni fa come volontaria per poi assumere il ruolo di commissario nel delicato processo di ricostituzione del direttivo e subito dopo quello di presidente. Ma non solo. Perché, soprattutto nei primi tempi, le capitava di occuparsi letteralmente di tutto, “dalla segreteria all’ufficio stampa, continuando a fare da tramite con le istituzioni nonché a tenere lezioni di yoga” ricorda la presidente. Il tutto, cercando di conciliare il volontariato con l’attività di ricerca: Scaggiante è infatti ricercatrice e docente di Biologia molecolare presso l’Università di Trieste.

“Ho lavorato molto sulla patologia mammaria, finendo per coinvolgere un numero crescente di professionisti che lavorano nei programmi di screening e nei trattamenti terapeutici. Alcuni di loro ora fanno parte del direttivo di LILT Trieste” sorride Scaggiante. L’obiettivo, oggi come allora, è lo stesso: migliorare la qualità della vita delle donne con tumore al seno.

Dal rendere più confortevole la permanenza in ospedale al sostegno psicologico, passando per la fisioterapia e la cura dell’immagine corporea, in questi dieci anni LILT Trieste ha scelto di puntare sull’innovazione e sull’eccellenza. Grazie anche alla costituzione di un nucleo di professionisti capaci di accompagnare la donna lungo l’intero percorso, non solo terapeutico. “Non siamo interessati a mostrine o riconoscimenti. Però crediamo fermamente nel valore delle competenze. Che si tratti di terapie farmacologiche o di estetica oncologica,  poter disporre dell’esperienza di un professionista è un diritto della donna” sostiene Scaggiante.

Questo valore aggiunto ha permesso di raggiungere traguardi importanti. Per esempio, l’ospedale Maggiore di Trieste è stata la prima struttura pubblica in Italia a dotarsi delle cosiddette cuffie refrigeranti per mitigare la perdita dei capelli dovuta alla chemioterapia. Più in generale, la partecipazione a bandi di ricerca ha permesso di migliorare servizi e attività, traducendo nella pratica ciò che in altre realtà da troppo tempo rimane sulla carta.

Oggi, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina dispone di una data manager che ha reso più efficiente e razionale il programma di screening. Mentre la Breast Unit dell’ospedale Cattinara ha ricevuto la certificazione Eusoma anche grazie alla vivace componente associazionistica presente. L’ultimo progetto approvato, il cui avvio è imminente, riguarda la riabilitazione neurocognitiva. “In alcune donne con tumore al seno o all’ovaio la chemioterapia finisce per alterare i processi cognitivi. Il mantenimento o il recupero di queste capacità migliora le relazioni sociali. E, aspetto non secondario, può contribuire a mantenere il posto di lavoro” assicura Scaggiante.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla capacità di fare rete non solo con il personale ospedaliero ma anche con istituzioni e università. Il coinvolgimento di tutti gli attori è fondamentale per cambiare lo status quo e gettare le basi per un futuro compatibile con l’inverno demografico del Paese. “La popolazione italiana invecchia sempre di più. Affinché il sistema non collassi è necessario che la maggiore longevità sia associata il più possibile a uno stato di salute buono. Per fare ciò dobbiamo moltiplicare gli sforzi nella prevenzione” conclude Scaggiante.