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TernixTerni Donna, il punto di ascolto diventa 2.0

Terni – Il tumore al seno ti è piombato nella vita come un macigno? Ci convivi già da un po’ ma hai tanti magoni dentro? Hai voglia di parlare? Non sei sola! Coronavirus o meno, di persona oppure in teleconferenza, il punto di ascolto del progetto TernixTerni Donna in questi mesi non si è fermato pur di rimanere al fianco delle donne con tumore al seno e tumore al seno metastatico.

Assorbita dalle cure mediche e chirurgiche, la paziente oncologica spesso non si accorge di aver bisogno di supporto, al di fuori di un familiare o di un amico, con cui parlare dei disagi e dei bisogni che in questa fase la travolgono. Da questa constatazione, TernixTerni Donna ha inaugurato tre anni fa “Non sei sola“, uno sportello di orientamento psicologico e nutrizionale situato all’interno della Breast Unit dell’ospedale di Terni e rivolto alle donne che intraprenderanno il percorso all’interno della struttura. “Nel nostro ufficio, collocato vicino alla sala d’attesa, erano presenti il lunedì e il giovedì due psicologhe mentre il martedì mattina c’era una nutrizionista. Il mercoledì e il venerdì mattina si alternavano le volontarie” ricorda la coordinatrice Paola Pignocchi.

TernixTerni Donna nasce nel 2011 come progetto della fondazione Aiutiamoli a Vivere su iniziativa di Paola e Anna, due volontarie che nella loro esistenza hanno incontrato il tumore al seno. Motivazione e aggiornamento continuo fanno da volano alla crescita del progetto: nel 2015 TernixTerni entra nella rete di Europa Donna Italia e due anni più tardi fonda, insieme ad altre 8 associazioni regionali, la delegazione umbra di EDI, della quale è tuttora referente presso le istituzioni.

“Oltre alla malattia, in questo periodo la donna con tumore al seno deve preoccuparsi di non contrarre il virus, affrontare il distanziamento sociale e la paura di recarsi in ospedale. Non potevamo abbandonare la paziente in un momento tanto delicato” spiega Pignocchi. Impossibilitate a proseguire le attività nell’ospedale, divenuto off-limits, le volontarie hanno prontamente trasferito su skype il punto di ascolto. “Il coronavirus ci ha imposto la distanza, ma noi vogliamo continuare a farti sentire che non sei sola! Come era nell’ufficio in ospedale, ogni mattina le stesse psicologhe, la stessa nutrizionista, le stesse volontarie ti aspettano su Skype. Ci riconosci dal logo e dal nome TernixTerni Donna” prosegue Pignocchi, auspicando che presto possano ripartire anche gli altri progetti. 

Il primo a nascere, già nel 2011, è stato il Progetto Venere. “È una vera e propria coccola che viene fatta alla paziente oncologica in attesa della chemioterapia. Due volte a settimana, lunedì e giovedì, parrucchieri ed estetisti specializzati (e volontari) incontrano le pazienti pettinandole e truccandole per ritrovare se stesse e la propria femminilità, fortemente minata dalle cure e dagli interventi chirurgici. Non vuole sostituirsi alla cura, ma affiancarla è senz’altro di grande utilità” sostiene Pignocchi.
 
Due anni più tardi è la volta de Il filo di Arianna – un laboratorio di cucito, maglia e uncinetto per scacciare, almeno per qualche ora, il pensiero fisso della malattia – e delle conferenze semestrali di Io Voglio Vivere, non Sopravvivere. “Sono momenti di approfondimento e… chiarimento in cui è possibile fare quelle domande che spesso, di fronte al medico, non riusciamo a porre” riprende Pignocchi. La proposta di TernixTerni Donna prevede anche l’attività fisica grazie a InFORMAte: una convenzione con il centro sportivo “Sporting Club San Valentino” permette alle paziente oncologiche di seguire corsi di pilates, yoga e aqua-gym a tariffe vantaggiose.