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Pagaie Rosa, l’allenamento in salotto sognando il lago

Castel Gandolfo (RM) – Non è tanto la mancanza della brezza o dell’acqua del lago. L’interruzione degli allenamenti imposta dalla quarantena minacciava di privare le donne dell’associazione Pagaie Rosa non solo della benefica attività riabilitativa garantita dal canottaggio ma anche dell’affiatamento e del reciproco supporto cementato dagli sport di squadra.

Pagaie Rosa è un’associazione di donne operate di tumore al seno che hanno riscoperto la gioia di vivere grazie al cosiddetto Dragon Boat. “Durante il lockdown è venuta meno la nostra principale attività cioè gli incontri settimanali al Lago Albano per gli allenamenti di squadra in preparazione di eventi e competizioni sportive” spiega Mariagrazia Punzo, presidente dell’associazione. L’emergenza sanitaria ha costretto le socie al proprio domicilio, privandole non solo della compagnia reciproca ma anche dell’abituale evasione da preoccupazioni e paure. Inoltre, la solitudine e l’incertezza dell’isolamento accrescevano la sensazione di malessere.

“Abbiamo percepito dai silenzi lo smarrimento e l’abbattimento di alcune, ci siamo cercate e confortate come meglio potevamo. Uscire in barca con la squadra non è solo condividere, ma è essere consapevoli che se qualcuna non ce la fa più a pagaiare le sue compagne lo faranno per lei, facendole riprendere fiato, fino a quando non riprenderà a pagaiare all’unisono con tutte” ricorda Punzo, sottolineando l’importanza del canottaggio sia per il fisico che per la psiche di una donna operata di tumore al seno: “le uscite in barca sono momenti dedicati esclusivamente a noi: una volta che la barca si allontana dal pontile siamo da sole, senza altra forza che le nostre braccia a fare da motore”.

Ecco perché, anche se non potevano scendere in barca, le socie hanno deciso di non fermarsi, inventando nuovi stratagemmi per continuare a fare squadra… a distanza. “Nei giorni seguenti abbiamo continuato a entrare virtualmente le une nelle case delle altre per fare ginnastica insieme, per provare a pagaiare in salotto anche solo per condividere le proprie attività quotidiane” riprende Punzo. Nell’epoca delle teleconferenze, spazio inoltre a lezioni di fitness con palestre segnalate dalle socie e sessioni esclusive in collaborazione con il CUS di Torvergata. Ma anche lo scambio di consigli e supporto nella gestione di terapie, follow up e interventi, condividendo le informazioni su strutture, medici e laboratori operativi.

Il richiamo dell’acqua rimaneva però troppo forte e così il capitano della squadra ha iscritto le pink butterflies a una gara virtuale, sfidando le friulane del Drago Rosa Burida. “Seguendo delle regole ben precise, siamo riuscite a fare Dragon Boat ognuna dal proprio salotto. Sono bastate una sedia, una pagaia e delle bottiglie che non andavano fatte cadere” riassume Punzo senza rivelare quale squadra abbia tagliato il traguardo per prima. Perché in fin dei conti, l’obiettivo non era la vittoria ma ritrovare sé stesse e le compagne. Almeno virtualmente. “Nel rispetto delle misure di distanziamento, sabato riprenderemo le attività sul lago con canoe individuali. Forse all’inizio sarà un po’ strano ma è pur sempre un graduale ritorno alla normalità” sorride Punzo.

Tutte le foto si riferiscono ad attività condotte dall’associazione prima dell’emergenza sanitaria