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Cuore di Donna, le raccolte fondi efficaci nascono da programmazione e credibilità

Bergamo – In questo momento di grande difficoltà, l’associazione Cuore di Donna, presente con diverse delegazioni nel territorio nazionale, ha deciso di sostenere massicciamente gli ospedali dei territori in cui opera.

L’associazione, nata da ex pazienti con tumore al seno, ha voluto offrire il proprio contributo incondizionato per far sì che oggi il percorso delle donne fosse più dignitoso e completo di quello che loro avevano dovuto percorrere. Dal cuore generoso di queste donne, che hanno vissuto momenti difficili nella loro vita a causa di un cancro, è nata l’idea di devolvere parte dei fondi che vengono raccolti sui singoli territori, attraverso iniziative di diversa natura, agli ospedali di Bergamo e Brescia, le città lombarde che stanno soffrendo più di tutte, ma anche all’ospedale Perrino di Brindisi e al Mater Salutis di Legnago (VR), città nelle quali operano da anni delegazioni dell’associazione. 

“Abbiamo voluto dare un segno tangibile e forte di unità nazionale, non solo nella lotta contro il cancro, con donazioni agli ospedali e un ulteriore contributo che tutte le delegazioni hanno deciso di donare direttamente a Regione Lombardia. Queste donazioni sono frutto dei sacrifici di tutte le forze in campo, dal direttivo, alle volontarie, ai nostri sostenitori, nonché di raccolte fondi destinate a progetti da cui si dovrà ripartire da zero per realizzarli” dice Myriam Pesenti, presidente nazionale di Cuore di Donna e responsabile della delegazione di Bergamo.

L’impegno a Bergamo

Con il diffondersi del virus, l’associazione era stata costretta a bloccare le attività nella Breast Unit, sospendendo la presenza delle volontarie sia nel centro di senologia che in reparto ma anche delle donne in cura poiché hanno difese immunitarie molto basse e pertanto sono più a rischio. Ciò nonostante, Cuore di Donna non si è fermata e, attraverso social network e telefono, ha continuato a offrire sostegno alle “sue” donne, interessandosi al proseguimento dei loro percorsi, nonché ai medici in prima linea. Anche e soprattutto quando la ASST Bergamo Est è stata riconosciuta centro COVID-19, interponendosi con l’azienda e con Regione Lombardia per avere risposte e riscontri.

Una raccolta fondi efficace

I fondi donati alle aziende sanitarie territoriali e a Regione Lombardia ammontano complessivamente a 40 mila euro di cui: 10 mila alla ASST Bergamo Est , 10 mila a Regione Lombardia , 6 mila ai Civili di Brescia, 8 mila per ospedali di Verona e Brindisi, mille all’ospedale di San Giovanni Bianco (BG) e 5 mila per l’acquisto di un apparecchio radiologico portatile per le terapie intensive.

L’efficacia della raccolta fondi è la naturale conseguenza della credibilità costruita nel tempo dall’associazione. La progettualità è annuale e dettagliata, declinata in base alle esigenze del territorio e alla dinamicità delle delegazioni. La promozione avviene tramite i social network dell’associazione ma anche tramite il passaparola.

“Le persone conoscono come lavora Cuore di Donna, sia in termini di serietà che di progettualità: chi ci sostiene è perfettamente informato in quale progetto verrà investita la sua generosità, quali sono gli obiettivi e le tempistiche previste. Siamo del tutto trasparenti perché il rapporto di fiducia con il territorio è fondamentale. Ciò significa rendere conto di persona dei successi… ma anche degli insuccessi” conclude Pesenti.