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AIOM, un decalogo per le oncologie italiane

Milano – Garantire strutture oncologiche COVID-free è un modo per evitare ai pazienti di venire contagiati in quell’ambiente in cui ogni giorno si recano per curare il loro tumore. A ribardirlo è Fondazione AIOM attraverso un decalogo rivolto alle Istituzioni.

Posso andare in ospedale senza correre il rischio di essere contagiato? Posso continuare le terapie antitumorali? Cosa mi può accadere se venissi contagiato?. Durante la pandemia i pazienti oncologici devono affrontare non solo la paura del tumore ma anche quella di venire contagiati dal coronavirus. 

Un paziente oncologico positivo al virus non può continuare il trattamento antitumorale. Nell’invitare a seguire le regole comportamentali dettate dal Ministero della Salute per ridurre il rischio di contagio, Fondazione AIOM sottolinea che nelle strutture ospedaliere in cui vengono curati i pazienti oncologici debbano essere assicurate condizioni assistenziali che minimizzino i rischi.

Di seguito il decalogo che Fondazione AIOM chiede alle Istituzioni.

  • Percorsi differenziati per i pazienti oncologici rispetto ai pazienti affetti da COVID-19 negli ospedali in cui sono presenti sia reparti COVID che reparti/strutture oncologiche. Sale operatorie e sale di diagnostica separate per pazienti positivi al test SARS-Cov-2.
  • Personale sanitario dedicato ai pazienti con cancro, evitando che medici e infermieri utilizzati nei reparti COVID siano al contempo utilizzati anche nei reparti oncologici.
  • Sorveglianza del personale sanitario. Effettuazione periodica, negli asintomatici, del tampone naso-faringeo per test SARS-CoV-2.
  • Effettuazione del triage agli operatori sanitari prima dell’inizio di ogni turno lavorativo.
  • Disponibilità dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari a tutto il personale sanitario e non sanitario.
  • Effettuazione del tampone naso-faringeo a tutti i pazienti oncologici prima del ricovero nelle degenze oncologiche per far sì che vengano ricoverati in questi Reparti solo i pazienti SARS-CoV-2-negativi.
  • In assenza di particolari necessità, vietare le visite ai pazienti ricoverati nelle degenze oncologiche.
  • Effettuare il triage a ogni paziente oncologico ambulatoriale: solo i pazienti asintomatici e senza conviventi SARS-CoV-2-positivi sono ammessi in DH/Ambulatorio.
  • Se non strettamente necessario per motivi assistenziali, vietare la presenza di familiari o accompagnatori nelle sale di attesa dei DH/ambulatori oncologici.
  • Attivazione di sostegno psicologico attraverso modalità telefoniche o telematiche.