Coronavirus, volontari al lavoro nelle zone rosse per garantire la radioterapia
Milano – Le limitazioni che in queste settimane caratterizzano la quotidianità delle zone rosse di Codogno (LO) e Vo’ Euganeo (PD), focolai dell’epidemia di coronavirus in Lombardia e Veneto, comportano inevitabili conseguenze nell’accesso dei residenti alle prestazioni ospedaliere.
Per mitigare le serrate, tre associazioni di volontariato della rete di Europa Donna Italia hanno chiesto e ottenuto dalle prefetture di Lodi e di Padova l’autorizzazione a mantenere il servizio di accompagnamento affinché le donne con tumore al seno – che magari non dispongono di mezzi propri – possano proseguire le sedute di radioterapia programmate. Possibilmente nelle stesse strutture e con gli stessi macchinari già utilizzati per non dover ripetere la centratura di ogni singola paziente.
LOMBARDIA
Causa emergenza coronavirus, la Breast Unit di Lodi funziona a servizio ridotto dovendo dare precedenza alle emergenze. Sedici volontari della “Associazione Lodigiana Amici di Oncologia” (ALAO) garantiscono, a rotazione, l’accompagnamento di 10 pazienti alla radioterapia situata nell’ospedale di Casalpusterlengo, a circa 20 chilometri dal capoluogo. L’associazione è dotata di mezzi propri, la presidente è Carla Bertani, i responsabili del servizio sono Alessandro Bagioli e Mimma Martini.
VENETO
Problemi simili anche per la Breast Unit di Cittadella poiché la radioterapia è situata nell’ospedale Schiavonia di Monselice dove sono ricoverati i pazienti di Vo’ Euganeo. Sospeso il supporto all’interno dell’ospedale, l’associazione “Insieme per mano” garantisce l’accompagnamento di 7 pazienti grazie all’impegno di 26 volontari. L’associazione è dotata di mezzi propri, la presidente è Maria Gabriella Conselvan coadiuvata da Mariastella Baggio. Grazie anche al contributo del comune di Camposampiero, l’associazione “Fiori di cactus” fornisce regolarmente e a titolo gratuito il servizio di trasporto sociale dei malati, non solo pazienti oncologici. L’associazione è dotata di 4 mezzi propri e conta 65 volontari organizzati in turni. Il servizio è organizzato dalla presidente Avice Sacilotto e gestito da Giulietta Rubin.