Lazio, open day con le associazioni per una sanità partecipata
Roma – Un momento di confronto tra istituzioni e associazioni, un open day per dare impulso al cosiddetto “partecipation act“, l’istituzione di una vera e propria “cabina di regia” sulle politiche e le iniziative sanitarie regionali messe in campo. L’incontro del 20 febbraio nella sede della Regione Lazio è stato questo e molto altro, rappresentando un primo passo significativo verso una gestione partecipata della sanità.
Alessio D’Amato, assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, ha aperto i lavori dell’evento “Il modello Lazio, per una sanità partecipata”. Il modello partecipativo prevede l’istituzione di una cabina di regia – presieduta dall’assessore alla sanità – che attiverà la consultazione delle associazioni in relazione a iniziative regionali ritenute prioritarie, tra cui l’attivazione di tavoli dedicati a tematiche e patologie specifiche con la partecipazione di rappresentanti dei professionisti, società scientifiche e altri portatori di interesse.
Il modello prevede la costituzione di gruppi di partecipazione attiva al quale hanno finora aderito 60 associazioni di rappresentanza dei pazienti affetti da una malattia inclusa nei seguenti raggruppamenti:
- malattie autoimmuni e reumatologiche (4)
- malattie rare (13)
- diabete e malattie metaboliche ed endocrinologiche (2)
- malattie cardiocircolatorie (2)
- malattie respiratorie (6)
- malattie oncologiche ed onco-ematologiche (17)
- malattie neurologiche e neurodegenerative (6)
- malattie renali croniche (3)
- malattie psichiatriche infantili e dipendenze patologiche (7)
Europa Donna Italia, insieme alle sue associate “Ilrosacheosa” e “Pagaie rosa – Dragonboat”, fa parte del gruppo di partecipazione delle malattie oncologiche che sarà coordinato dalla FAVO.
La cabina di regia si riunirà con frequenza trimestrale e avrà la funzione di ascolto e di interlocuzione definendo inoltre i criteri di priorità per esaminare le proposte avanzate dalle organizzazioni. Attiverà inoltre la consultazione delle organizzazioni in relazione a iniziative regionali ritenute prioritarie e potrà attivare tavoli tematici e per patologie specifiche con la partecipazione dei rappresentanti dei professionisti.